Come per Luigi Di Maio con il papà nel mirino: vogliono impallinare la Pallini

Un altro esponente del Movimento Cinque Stelle travolto da polemiche per fatti che riguardano il papà.

Dopo il caso di Luigi Di Maio relativo a vicende relative a presunte irregolarità commesse dal padre Antonio, ora è una parlamentare irpina a venire alla ribalta per un fatto analogo.

Viene tirata in ballo Maria Pallini per una questione che fa capo al padre Aristodemo, funzionario dipendente del Ministero dei Trasporti.

C’è infatti una interrogazione parlamentare in cui è contenuto il nominativo del papà della parlamentare irpina.

E’ stato il senatore Antonio Iannone di Fratelli d’Italia, a chiamare in causa Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti con l’interrogazione a risposta scritta 4-01090 presentata martedì 15 gennaio 2019, seduta n.079.

Ecco la copia dell’atto.

IANNONE – Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Premesso che:

l’ingegnere A. P. è dirigente dell’Ufficio della motorizzazione civile di Salerno e sezioni ad esso afferenti, nonché del Centro prova autoveicoli di Napoli;

egli è altresì congiunto di una nota esponente politica del Movimento 5 Stelle, già dipendente di alcune imprese del settore dei trasporti ricadenti nel territorio di competenza del medesimo Ufficio della motorizzazione civile, la Torello Trasporti Srl di Montoro Inferiore (Avellino) e la Omeps Srl di Battipaglia (Salerno),

si chiede di sapere:

se risultino pervenuti agli uffici del Ministero o da esso dipendenti esposti in cui si denunciano comportamenti irregolari del citato ingegnere A. P. nell’esercizio delle sue funzioni, ed in particolare volte a favorire le imprese indicate in premessa;

in caso affermativo, quali iniziative il Ministro in indirizzo abbia intrapreso o intenda intraprendere al fine di verificare l’effettiva sussistenza di comportamenti non conformi ai doveri del dirigente nominato in premessa.

A margine di ciò, va spiegato che l’ingegnere Aristodemo Pallini è direttore dell’ufficio della Motorizzazione di Salerno dal 2015. E la figlia Maria, tra il 2016 e il 2018, ha lavorato per le due ditte indicate nell’interrogazione.

C’è da chiarire se ci sia stato un conflitto di interessi riguardante i rapporti delle aziende con la Motorizzazione diretta dal papà della parlamentare avellinese.

Il Pallini padre ha intanto preannunciato querela, mentre si attende la risposta del Ministro.

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