Il caso di Paola De Angelis denunciato da “Le Iene”: le lacrime di coccodrillo

Di quel servizio mandato in onda nella trasmissione “Le Iene” sono rimaste impresse le lacrime di commozione degli alti dirigenti comunali, l’abbraccio con Paola De Angelis e le solenni promesse. 

Una sceneggiata inutile perchè la situazione è rimasta invariata. COSI’ COME LA FIGURACCIA.

Nel servizio dello scorso 31 ottobre (LEGGI QUI) fu denunciata l’incredibile situazione esistente al Comune di Avellino dove una funzionaria attendeva da sei anni di potere lavorare. Per la sua situazione di disabilità, non era stato possibile trovare una adeguata sistemazione lavorativa alla dottoressa Paola De Angelis .

Fu solennemente promesso che una soluzione sarebbe stata subito trovata. E invece, leggete cosa scrive oggi Paola De Angelis sul suo profilo Facebook (LEGGI QUI)

“Avevo promesso di tenervi aggiornati riguardo gli sviluppi della mia vicenda lavorativa ed è quello che farò e arrivato il momento di fare chiarezza. Preciso che ho preferito aspettare un po’ prima di pubblicare questo post per accertarmi che le cose fossero realmente come le avevo percepite e adesso posso dire a cuor leggero di averne una piena consapevolezza.
Mercoledì 22 ottobre è stata indetta una conferenza stampa dal Comune di Avellino in cui l’ente dichiarava pubblicamente di aver risolto la mia situazione beh diciamo pure che le cose non stanno esattamente così. La mattina dello stesso giorno prima della conferenza stampa avevo avuto un incontro nell’ufficio del segretario generale alla presenza della dottoressa carbone assessore al personale il segretario generale e la mia dirigente in quella sede sono state avanzate una serie di proposte da parte dell’amministrazione alla fine avevamo concordato che sarei rimasta al settore politiche sociali successivamente mi sarei rapportata con l’assessore di riferimento per discutere dei progetti che intendeva sottopormi questo incontro in realtà non ha avuto luogo. Il giorno dopo giovedì 23 ottobre mi viene notificato a mezzo protocollo un ordine di servizio a firma della mia dirigente. Un ordine di servizio a mio parere palesemente Improvvisato per correttezza non entrerò pubblicamente in dettaglio vi dico solo in tutta onestà che almeno per il momento sono passata dal non fare niente a fare delle cose perfettamente inutili”

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