Caro estinto e incenerito, il grande affare del forno crematorio: Sturno si candida

Sono in forte aumento le richieste di cremazione anche in provincia di Avellino.

E’ una questione di scelta, non tanto di tariffe, come si potrebbe immaginare: per la cremazione di una salma, il costo medio è di 500 euro, urna cineraria di serie compresa.

Un costo che va ad aggiungersi a quello del funerale perchè la cremazione avviene per il cadavere contenuto in cassa di legno naturale, ovvero dopo avere svolto il funerale con tutto quanto ad esso connesso ovvero allestimento camera ardente, carro funebre, fiori, manifesti ed altro.

C’è il problema della mancanza di impianti, per adesso in numero assai limitati. In Campania sono pochissimi ma la presenza di un forno crematorio rappresenta un introito di notevole interesse per chi gestisce l’impianto.

Ecco che pure in provincia di Avellino si registra interesse per la realizzazione di un forno crematorio.

Dopo Pratola Serra, dove c’è stata la revoca della delibera con cui era stata avviata la procedura per realizzare l’impianto, ora si fa avanti comune di Sturno dove a breve potrebbe diventare realtà la presenza di un forno crematorio dove incenerire i resti delle salme di quanti avranno scelto tale modalità.

Nonostante le prevedibili proteste degli ambientalisti, l’amministrazione comunale di Sturno è intenzionata a procedere su quanto ormai deciso.

 

 

 

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