Campo Coni Avellino: l’appello della FIDAL per la riapertura effettiva dell’impianto

Per decenni la pista di atletica di Avellino, campo CONI, è stato un punto di riferimento della Federazione di Atletica Leggera.

È stata teatro di manifestazioni sportive di eccellenza nel corso delle quali sono stati realizzati grandi prestazioni. Da anni versava in condizioni “precarie”.

Le Universiadi sono state un grande evento Sportivo e hanno rappresentato l’occasione per restituire alla struttura le caratteristiche idonee per lo svolgimento delle manifestazioni sportive e per consentire la preparazione dei numerosi atleti irpini. L’occasione è stata pienamente colta grazie alle iniziative del commissario straordinario Gianluca Basile e alla sensibilità degli amministratori del comune di Avellino.

La ditta che ha eseguito i lavori ha riconsegnato l’impianto al Comune di Avellino e il 19 dicembre scorso alla presenza del Presidente della Regione Campania è stato inaugurato il nuovo campo Coni.

Il mondo dello sport, le società di Atletica Leggera, la FIDAL provinciale e regionale, il Coni e soprattutto gli appassionati praticanti di Atletica hanno gioito perché dopo nove mesi era possibile riprendere la pratica dell’atletica nella Città capoluogo. Era addirittura stato calendarizzato per il 18 e 19 gennaio un appuntamento agonistico della FIDAL regionale.

Purtroppo, a distanza di un mese dalla inaugurazione ufficiale, la struttura non è ancora effettivamente aperta alla fruizione delle centinaia di appassionati di atletica. Soprattutto i bambini e gli adolescenti sono costretti a prepararsi e a svolgere i loro allenamenti in ambienti
diversi e non adeguati. I numerosi amatori danno forma alla loro passione recandosi presso strutture di altre province o addirittura correndo per strada mettendo a rischio la propria incolumità e, in ogni caso, conseguendo una preparazione approssimativa in vista delle prossime gare.
Per queste ragioni, pur apprezzando l’impegno degli amministratori comunali, siamo costretti a denunciare una situazione frustrante per gli appassionati dell’atletica nella nostra città e nella nostra provincia.
Auspichiamo la rapida chiusura degli adempimenti burocratici per la effettiva apertura della struttura alla fruizione degli appassionati di atletica nel giro di pochi giorni. Agli occhi dell’uomo comune sembra davvero
incomprensibile la chiusura del campo bello, ma inaccessibile.

Ovviamente la Fidal e le società affiliate sono disponibili a fornire responsabilmente ogni contributo per la corretta gestione dell’impianto in modo da evitare usi impropri che potrebbero condurre ad un rapido
deterioramento della struttura e delle attrezzature.

Si rivolge un accorato appello all’amministrazione comunale perché possa rapidamente corrispondere alle aspettative dei numerosi appassionati di atletica costretti a praticare sport in situazioni precarie e addirittura di pericolo.

Si auspicano, infine, le soluzioni gestionali più adeguate in modo da consentire la pratica di uno sport povero e al contempo silenziosamente diffuso in città e in provincia. È necessario evitare di gravare sugli atleti oneri che per alcune fasce sociali sarebbero insopportabili e soprattutto è indispensabile pensare alla struttura come uno strumento di promozione del nobile sport dell’atletica leggere tra i più giovani.

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