Buscaino a De Angelis: “Chi è per la privatizzazione non vuole l’acqua pubblica”

“Non ho nessun interesse di coprire ‘gli enormi sprechi e disservizi che hanno caratterizzato la gestione dell’acqua da parte della Società Alto Calore’. Il nostro obbiettivo di certo non è questo. Il nostro obbiettivo è quello di realizzare una azienda speciale pubblica”. Inizia così la nota di Giuseppina Buscaino referente provinciale del Comitato acqua bene comune. “ACS non è il nostro modello di azienda, in quanto nella spa si può benissimo inserire il privato. Ed è questo il motivo per cui siamo contrari all’accorpamento di GEGESA che contiene Acea ( che è una grande multinazionale che gestisce l’erogazione dell’acqua perfino in Turchia, in Colombia) che contiene la multinazionale francese Suez, la Banca Norvegese e Caltagirone oltre al comune di Roma che ha il 51% delle azioni). Vorrei dire al sindaco De Angelis che io non confondo niente e che lui ha dimenticato che la maggioranza assoluta degli italiani ha votato per l’acqua pubblica”.

“Perché lui vuole convincere invece queste persone che la privatizzazione può essere una cosa positiva? Io credo invece che la volontà della maggioranza assoluta in democrazia vada rispettata, solo nelle dittature non è rilevante. E non ci vedo niente di positivo in una multinazionale che trae profitto dall’acqua. Non ci vedo niente di umano nel quotare in borsa una risorsa che è essenziale per la vita!!! Il diritto a cui noi siamo interessati è quello di non pagare per il guadagno della multinazionale che gestisce. Ci sono stati e ci sono terribili esempi di gestione privata, a Latina per esempio dove gestiscono ACEA e VEOLIA, pensionati hanno dovuto cercare un lavoro per potere pagare le salatissime bollette dell’acqua. A Cocha Bamba ( in Bolivia), ci sono stati anche i morti nella lotta contro le multinazionali che li avevano resi servi della gleba imponendo bollette pazzesche e alla fine a Cocha Bamba dopo i morti, l’acqua è stata ripubblicizzata”.

“A Parigi l’acqua è stata ripubblicizzata, così pure in importanti città degli USA. Dal Ghana alla Germania, dall’Argentina all’Ungheria, dalla Malesia alla Francia, passando per la Bolivia: più di 180 città, in più di 35 Paesi in tutto il mondo, hanno ripubblicizzato il servizio idrico integrato. Come dice padre Alex Zanotelli, vogliono appropriarsi dell’acqua perché in futuro l’acqua sarà molto poca e chi la gestirà avrà un potere immenso, un potere di vita e di morte. E quando si parla di diritto all’acqua è perché con la privatizzazione viene tagliata l’acqua agli indigenti e non c’è cosa più barbara!”

“Lei sindaco De Angelis, si è incontrato con De Magistris ed anche io circa un mese fa ho incontrato De Magistris e le assicuro che lui ha idee completamente diverse dalle sue, quando l’ho incontrato ha detto di essere orgoglioso di ABC che è completamente pubblica in quanto azienda speciale di diritto pubblico. Lei invece ci vuole convincere sulla bontà delle privatizzazioni. Che la proprietà dell’acqua rimane sempre pubblica lo sappiamo tutti, infatti il referendum non era sulla proprietà ma sulla gestione dell’acqua. E tutti questi accorpamenti ed enti unici, non ci convincono affatto perché servono per privatizzare in maniera più agevole infatti il progetto del Governo e delle multinazionali è creare una grande multiutility del centro sud (cominciando con l’accorpare AQP, ACS e GESESA) che dovrebbe essere gestita da ACEA. Caltagirone sta cedendo le sue quote di ACEA a VEOLIA ( che in Sicilia di guai ne ha fatti tanti!!!) e SUEZ. I francesi ci hanno colonizzato. Lei ha il diritto di essere a favore della privatizzazione però, per favore non dica che vuole l’acqua pubblica nel rispetto del referendum confondendo le idee. La chiarezza è un dovere di tutti noi”.

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