Avellino, rifacimento di Piazza Libertà: la pietra dello scandalo e l’indagine della GdF

Richiesto direttamente dal segretario comunale Vincenzo Lissa “a norma delle vigenti disposizioni sulla comunicazione a mezzo stampa”, Irpiniaoggi ha aderito alla pubblicazione di un documento redatto dai tecnici comunali in merito al rifacimento di Piazza Libertà. (LEGGI QUI)

La questione riguarda la scelta della pietra lavica per il rifacimento di Piazza Liberta. Un materiale che – secondo una attenta ricostruzione di tempi, fatti e atti giudiziari fornita a Irpiniaoggi dall’architetto Claudio Rossano – proveniva dalla Calcem S.r.l. una azienda che era stata sottoposta a sequestro di prevenzione il 18.07.2017 dalla DIA di Messina. (LEGGI QUI)

Sulla questione è in corso una approfondita indagine da parte della Guardia di Finanza di Avellino, da cui potrebbero emergere importanti sviluppi.

Peraltro l’architetto Rossano più volte è stato ascoltato, in merito alla denuncia, dagli investigatori. Nessuno meglio di lui conosce la situazione per la quale i dubbi, gli interrogativi e i sospetti restano tanti, in attesa della definizione dell’indagine: archiviazione oppure provvedimenti giudiziari.

Ovvio che, rispetto alla precisazione dei tecnici del Comune, scrupolosamente pubblicata da Irpiniaoggi, il professionista avellinese abbia replicato e fornito ulteriori documenti per dimostrare che la… smentita non smentisce.

Anzi, fa lievitare il carteggio ora a disposizione delle Fiamme Gialle, compresi gli articoli che Irpiniaoggi si premurerà di fornire al Comando della Guardia di Finanza di Avellino, per quanto di competenza.

LA REPLICA

La RELAZIONE VARIANTE Luglio 2015 è importante reca i timbri della Soprintendenza per conformità all’originale (tra gli originali anche copia del Certificato del secolo scorso) e rafforza quanto espresso da Claudio Rossano che scrive.

Da una attenta lettura le motivazioni addotte per il cambio della pietra sono risibili:

dicono che bisogna ridurre lo spessore delle pietre a causa dei fognoli ritrovati. Avrebbero potuto ridurre lo spessore della pietra bianca che ha le stesse caratteristiche meccaniche di quella lavica  (le caratteristiche meccaniche identiche sono precisamente descritte nell’elenco prezzi).

In relazione, alla pagina 4, si legge che  in data 16/06/2015  (pochi giorni prima dell’invio della variante alla Soprintendenza )  con determinazione dirigenziale n. 1737 è stata nominata D.L. l’arch. Giuseppina Cerchia,  dipendente part-time del Comune di Avellino, in seguito alle dimissioni dell’arch. Arturo Ranucci.

Perchè si dimise Ranucci ?

E ancora:

• con nota del 29/06/2015 Prot. n° 34287, l’Ufficio Traffico, nella persona del Comandante di Polizia  Municipale, rappresentava: “la necessità che, in via programmatica, per l’asse viario ortogonale  Corso Vittorio Emanuele – Piazza Garibaldi e via De Sanctis, non sia da escludersi la possibilità di far  transitare mezzi pubblici e, comunque mezzi pesanti”;

• è volontà dell’Amministrazione, in via programmatica, non escludere la possibilità di far transitare  mezzi pubblici sull’asse viario ortogonale Corso Vittorio Emanuele – Piazza Garibaldi e via De Sanctis,  ed accogliere la richiesta dell’Ufficio Traffico;

In relazione è inoltre detto che  “si precisa che la scelta della pietra lavica” è anche tecnicamente supportata dai.seguenti criteri progettuali:
• le caratteristiche meccaniche della  pietra lavica, con valori di micro  durezza,  resistenza a compressione e a flessione maggiori di quelli della pietra calcarea bianca prevista da progetto, che  per una strada a flusso continuo, con la previsione del passaggio di mezzi pesanti, è da tenere in  considerazione.

Ciò non è affatto vero.

A margine di tutto questo due considerazioni:

1 – al momento manca il collaudo amministrativo dei lavori in Piazza Libertà;

2 -farà bene la Guardia di Finanza a proseguire nella scrupolosa indagine in atto.

 

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