Avellino, ma quale differenziata? Nessuno controlla e il costo aumenta

Lo avevamo denunciato martedì 31 ottobre (LEGGI QUI) e ci fa piacere che anche “Il Mattino” nella sua edizione odierna, abbia denunciato una situazione deplorevole su cui sarà necessario fare piena luce, a livello amministrativo e anche giudiziario.

Perché non si può costringere la popolazione di Avellino a separare i rifiuti (organico, carta, vetro, eccetera) per la raccolta differenziata e poi scaricare il tutto nel compattatore, in modo indifferenziato.

Lo abbiamo testimoniato con foto: si vedono gli operai svuotare  i contenuti dei cassonetti di vario colore, mandando tutto nello stesso camion.

A cosa serve la (costosa) campagna di sensibilizzazione, la minaccia di sanzioni (mai applicate) per chi non rispetta orari di conferimento dei rifiuti? E’ ingiustificato, con il mancato rispetto delle regole, il pagamento al Comune di un prezzo così caro per il servizio di raccolta dei rifiuti quando poi tutto viene vanificato da Irpinia Ambiente.

Il Comune vigila su questo modo di operare?

Sarebbe bello registrare, in questo caso, qualche presa di posizione politica seria, non la solita “velina” girata a tutti i mezzi di informazione da parte degli indignati di professione che curano molto la propria immagine e per niente gli interessi della collettività.

Non abbiamo finora letto un comunicato stampa da parte di politici locali con incarichi anche nazionali riguardante l’argomento “rifiuti”. Eppure ci sono 13 milioni di euro in ballo, oltre i soldi pagati da ogni famiglia avellinese.

I cittadini di Avellino in media pagano 185 euro per la raccolta dei rifiuti, più del doppio rispetto agli 80 euro della media nazionale. Per non dire del sontuoso contratto di 13 milioni di euro tra Comune e IrpiniAmbiente.

Avellino è ormai una città sporca,  con più topi che cittadini in giro. Quand’è così, si diventa una città “non civile”, da terzo mondo. Ormai gli avellinesi si stanno abituando a vedere coi rifiuti sparsi dappertutto e aasistere a un servizio di raccolta che definire pessimo diventa un eufemismo.

Servizio che viene svolto in orari “a capocchia”, alle 17 oppure alle 13, quando in città il traffico è già caotico e gli operatori ecologici se ne infischiano degli automobilisti che strombazzano per chiedere il passare. Loro si posizionano in mezzoalla strada coi giganteschi camion e piano piano raccolgono cartoni, carta, vetro, immondizia di vario genere, svuotano sempre con la consueta colma i cassonetti e si spostano poi al punto di raccolta più avanti.

Ma chi vigila su questa situazione? IrpiniaAmbiente ha un servizio organizzato oppure funziona “a capocchia”? Possibile che Avellino sia diventata una città allo sbando e che nessuno s’indigni?

Qualcuno si limita a dire, rivolgendosi agli amministratoti e politici: ci ricorderemo di voi al momento delle elezioni. Nulla cambierà, perchè i dirigenti resteranno gli stessi ele indicazioni politiche ricevute non serviranno a cambiare il modo di operare.

I dati ufficiali raccontano che la percentuale di raccolta differenziata è del 32,8 che posizioa Avellino all’80° postodella graduatoria nazionale. Con questo modo di fare, si rischia di sprofondare all’ultimo posto. Complimenti per il primato.

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