Avellino, Piazza Garibaldi isola felice per chi effettua la sosta selvaggia

Tolleranza zero per chi parcheggia in divieto di sosta, ad Avellino, sia pure in zone poco frequentate e senza provocare grosso disagio alla circolazione; per chi lascia la vettura nelle strisce blu senza grattino; per chi accede alla Ztl di cui ancora non è dato sapere se sia legittima o meno.

Tutto giusto, anzi giustissimo. Con una sola eccezione, in pieno centro: Piazza Garibaldi.

La foto che ci ha fornito un lettore (scattata ieri mercoledì 20 settembre 2017 intorno alle 12,40) dà l’esatto senso dell’anarchia totale che regna in quella Piazza, soprattutto all’approssimarsi dell’orario di entrata ed uscita dalla scuole.

Macchè doppia fila o tripla fila: si arriva alla quinta fila, andando ad agganciarsi alle auto in sosta sull’altro lato della strada, tanto da diventare impossibile camminare a piedi o districarsi nel traffico per chi giunge da Via Partenio o dalle stradine che provengono da Via Trinità.

Una città già intasata per la chiusura del Ponte delle ferriere, parzialmente di Via Matteotti e di tante altre strade del centro, si ritrova con questo “tappo” che si ripercuote nelle altre strade e impedisce praticamente la circolazione ad Avellino.

Per non dire di chi malauguratamente dovesse parcheggiare nelle strisce blu di Piazza Garibaldi. Nell’ipotesi di volere uscire dal parcheggio, sarà inutile azionare il clacson: riceverebbe maledizioni dai tanti trasgressori lì parcheggiati in santa pace.

Eppure in quella Piazza stazionano regolarmente almeno due vigili urbani, proprio negli orari di entrata e uscita dalle scuole. Dovrebbero disciplinare il traffico. C’è da domandarsi perchè mai consentono tutto questo. E perchè solo a Piazza Garibaldi?

Se è tolleranza zero in tutta la città (ripetiamo: giusto, giustissimo) non si possono fare eccezioni. O ci sono motivazioni che ci sfuggono,  spiegazioni che non riusciamo a individuare?

Le renda noto, allora, il comandante Arvonio sempre solerte e attivo: egli sa bene che il mancato intervento sanzionatorio – in casi del genere – potrebbe fare ipotizzare una omissione da parte dei suoi vigili. I quali, chissà, potrebber avere ricevuto disposizioni diverse, in nome di una tolleranza – nel caso specifico – che altrove viene negata.

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