Avellino, il titolo della Municipale: esercitava ‘in barba’ al decreto Draghi

Bravi, adesso ci fanno pure il titolo. Questo è niente male: “Esercitava ‘in barba’ al decreto del presidente Draghi”.

Complimenti, per la vena ironica e giornalistica relativa a un aspetto maledettamente serio.

I vigili urbani hanno beccato un barbiere che faceva i capelli a un cliente. Ma quanti ce ne sono (compreso parrucchieri, estetiste, ed altre figure professionali) che svolgono l’attività a domicilio?

E quanti controlli vengono fatti presso gli affollati supermercati? Così cpome appaiono pochissime 103 persone controllate dalle varie pattuglie dei vigili nell’arco di più giorni, com’è riportato nel documento diffuso alla stampa.

Oltre al titolo “ad effetto” (in realtà il barbiere stava facendo i capelli, non la barba), ecco il testo del comunicato ufficiale diramato dal Comando della Polizia Municipale di Avellino, in cui si legge: gli uomini del Colonnello Arvonio hanno individuato un barbiere che esercitava l’attività ‘in barba’ al decreto del presidente Draghi eludendo le restrizioni imposte dalla zona rossa. Difatti, E’ stato sorpreso dai caschi bianchi e multato unitamente al cliente proprio, mentre stava effettuando un taglio di capelli. 

Nello stesso comunicato viene riportato che “durante il servizio svolto in questa ultima settimana, sono state controllate 103 persone e 61 veicoli: nell’ambito delle verifiche al codice della strada sono state elevate anche  22  contravvenzioni  e due vetture sequestrate perchè prive della copertura assicurativa obbligatoria. Sono al vaglio una decina di autocertificazioni, relative a mancato rispetto delle norme anti-Covid a carico di altrettanti soggetti controllati al di fuori del comune di residenza senza comprovati motivi di necessità, lavoro o salute.

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