Avellino, il Ponte della Ferriera e… degli scongiuri: dove sono finiti gli atti?

Avellino

L’architetto Claudio Rossano non molla.

Non può farlo, essendo un tecnico e quindi un esperto della materia di cui si sta dibattendo in questi giorni ad Avellino, dopo la riapertura del Ponte delle Ferriere, rimasto chiuso un anno per lavori di sistemazione.

Ma come sono stati effettuati quei lavori e soprattutto, come è stata collaudata la struttura? Come mai il sindaco chiede un parere a tecnici esterni se tutto è stato compiuto in piena coscienza da parte dei collaudatori?

Quesiti che si pongono quanti attraversano quel Ponte e altre domande contenute nella nota fornitaci dall’architetto Rossano e qui di seguito riportata:

Scrive Rossano: “Come la maggioranza degli Avellinesi anche io ho contribuito con il mio voto all’elezione del Sindaco Ciampi sperando in un vero cambiamento del modo di governare: del resto lo stesso programma del Sindaco era basato sulle idee della Democrazia Diretta, della Partecipazione e della Trasparenza, promovendo la collaborazione dei cittadini al fine di migliorare i servizi esistenti.

“Era implicito in quel programma una netta frattura con il modo di operare della macchina amministrativa comunale che ha creato ingenti danni nel settore delle opere pubbliche, con tantissimi ritardi soprattutto nella realizzazione del Tunnel.

“In tale ottica ho sollecitato la pubblicazione degli atti relativi al ponte della Ferriera che avessero autorizzato il transito dei veicoli, chiedendo anche chi li avesse prodotti.

“Sono rimasto perciò molto colpito dalla richiesta avanzata dal Sindaco agli Ordini Professionali (Ingegneri – Architetti – Geologi ), al Genio Civile, alla Soprintendenza, ai Vigili del Fuoco, al fine di individuare tecnici disponibili a far parte, a titolo gratuito, di una Commissione tesa a verificare le condizioni dello storico ponte.

“La richiesta – stranamente firmata dal Sindaco e non dal Dirigente –  implicitamente determinava la mancanza di atti certificativi.

“L’aver evidenziato queste elementari cose portava l’attuale assessore alle opere pubbliche a parlare di persone che procurano una sorte di allarme sociale, reato contemplato tra quelli penali.

“Ma nella sua dichiarazione l’assessore diceva anche che “L’11 agosto è stato collaudato l’ultimo tratto del sottopasso che passa a pochi metri dal ponte della Ferriera. Una relazione del responsabile del procedimento ci ha dato l’ok”.

“Sarebbe opportuno che tale relazione venisse immediatamente resa pubblica, al fine proprio di scongiurare il paventato allarme sociale.

“Invito inoltre l’assessore – incalza l’architetto Claudio Rossano – proprio nello spirito del programma elettorale dei 5 Stelle, a verificare se nel sito istituzionale vi sia una concreta e reale applicazione della legge n. 33/2013 (amministrazione trasparente).

http://www.comune.avellino.it/amministrazionetrasparente/opere-pubbliche.php

http://www.comune.avellino.it/amministrazionetrasparente/personale/dirigentinogen.php

Nessun documento presente … questa è la risposta che si ha cliccando.

“Da molti giorni sollecito infatti che vengano resi pubblici gli elenchi dei tecnici che operano in Comune ed in particolare del RUP ing. Candela che con la sua relazione ha consentito l’apertura del Ponte.

“E con questo andazzo e senza trasparenza alcuna per anni ed anni sono state portate avanti le opere pubbliche comunali, con benevoli compiacenze anche di altri organi preposti ai controlli, in cui si notano legami di affinità e parentela con dirigenti comunali.

“Mi chiedo inoltre con quanta irresponsabilità dirigenziale sia avvenuta la riapertura al traffico del Ponte della Ferriera sul quale non sono stati mai effettuati gli interventi con speciali resine consolidanti previsti nel progetto esecutivo del Tunnel. ( l’assessore potrà verificare quanto da me detto consultando il progetto esecutivo … o forse quei lavori non saranno più fatti in quanto i fondi sono stati spesi nelle numerose varianti intervenute? ) 

“Ad assicurare la stabilità del Ponte credo che siano sicuramente più valide le speciali resine piuttosto che gli scongiuri assessorili”, conclude l’architetto. 


SPOT