Avellino, commercianti uniti sotto il segno della protesta: “Basta con le prese in giro”

Commercianti mai così uniti sotto il segno della protesta.

Ne parliamo con il responsabile al commercio della Confesercenti Avellino e futuro Presidente del costituendo Consorzio Commercianti Avellino, Luca Sparano.

In che modo stanno influendo queste ordinanze del comune di Avellino sulle attività commerciali?

“In modo nettamente negativo sul fatturato di tutte le attività commerciali, senza distinzioni di metratura, ubicazione e brand. Stanno condizionando in modo sostanziale circa la pedonabilità e gli ingressi dei clienti presso le attività.

Mi spiego meglio: molti dei nostri associati hanno un congegno elettronico all’ingresso del punto vendita che conteggia il numero di clienti in quella data, in quella ora, in modo preciso e incontestabile.

Quest’apparecchiatura, viene utilizzata per controllare le differenze di ingressi che si sono avute rispetto l’anno precedente,  così da poter organizzare il lavoro in termini di promozioni e turnistiche di lavoro.

Beh, ad oggi possiamo tranquillamente dimostrare con dati concreti e incontestabili che nella città di Avellino vi è da 6 mesi circa, un calo di ingressi in media di oltre il 40% in tutte le attività del centro città.

Questo dato è molto significativo se paragonato con gli stessi parametri, degli stessi brand, con stessi prodotti  in città molto simili al nostro capoluogo per numero di abitanti, spesa media pro capite, reddito medio pro capite dove questo decremento di ingressi è stato  in percentuale in una forbice che va dal -1% al -12%.

Praticamente la città di Avellino “sconta” una differenza di oltre 20 punti percentuali, fattore non più sostenibile dalle nostre attività.

Questa analisi tecnica è rispettabilissima ma voi quali soluzioni proponete a riguardo?

Innanzitutto un controllo serio e serrato sulle temperature e caldaie negli uffici pubblici. Sono entrato proprio negli uffici comunali…beh,  sembra di stare alle Maldive pure in giornate per nulla fredde come quelle attuali.

In secondo luogo, controllo e sanzioni per chi è responsabile degli abbruciamenti di stoppie, al contempo però, organizzare un ciclo virtuoso per lo smaltimento delle stesse con un sito di compostaggio così da poter produrre addirittura fertilizzanti naturali e andare comunque in contro alle esigenze degli agricoltori.

E poi costringere l’azienda che si occupa del trasporto pubblico a sostituire immediatamente tutti i pullman stravecchi con pullman di ultima generazione ed ecologici.Gli attuali autobus, rispetto alle vetture euro 0, 1 e 2, sono praticamente sottozero. E di parecchio!

Non in ultimo un serio controllo sulle emissioni inquinanti dell’area industriale.

Messo in atto tutto questo, ma ne dubito, si potrebbe discutere su una riorganizzazione del traffico cittadino che non potrà prescindere da una concreta organizzazione del sistema parcheggi.

A proposito dei parcheggi cosa ne pensate degli aumenti in vista?

Non si può fare cassa sull’utenza cittadina, non si possono sanare le voragini contabili di un comune con questi sistemi e soprattutto per una città come Avellino che deve attrarre utenza non si può nemmeno immaginare di mettere in atto queste azioni.

Negli ultimi giorni stiamo assistendo a delle vere e proprie sceriffate da parte degli addetti al controllo. Forse perchè adesso vengono gestiti in modo diverso, coordinati dal comando dei Vigili Urbani. Tale atteggiamento sta inasprendo ulteriormente i rapporti con i commercianti e con l’utenza.

Quindi come immagina il futuro per il vostro settore?

Il settore commercio per la città di Avellino è strategico e fondamentale.

Basti pensare che ad oggi soltanto il nostro gruppo conta più di 100 commercianti con oltre 300 dipendenti, quindi credo che nessuno possa pensare di organizzare la vita di questa città escludendoci.

Dal nostro canto, ci stiamo organizzando per la costituzione del primo consorzio commercianti della città, del quale vi abbiamo già accennato qualcosa, e con il quale oramai siamo in dirittura d’arrivo per creare la nostra APP, il nostro sito, il nostro e-commerce cittadino, la fidelity card della città con la quale si potrà usufruire di sconti e vantaggi in tutte le attività aderenti e non in ultimo la concreta possibilità di poter partecipare a bandi regionali ed europei in piena autonomia.

Come vede, in soli 6 mesi, ricordando innanzitutto il bellissimo spot di Natale e la “promo cinema” con la consegna di oltre 2500 biglietti omaggio per il Cinema Partenio,abbiamo fatto tanto.

Tutto questo senza l’aiuto di istituzioni, ancora meno la Camera di Commercio, che realmente dovrebbe sostenere le nostre iniziative,  evidentemente  molto “presa”  soltanto dall’organizzarsi per il Vinitaly.

Siamo orgogliosi di quanto fatto e della compattezza mostrata dalla nostra categoria, cosa mai avvenuta in precedenza.

Ora si torna a votare ad Avellino: quale posizione assumerete come catgoria dei commercianti?

Di sicuro non subiremo l’incompetenza altrui in modo passivo.

Stiamo valutando tutti insieme, imprenditori e dipendenti, per agire e procedere in maniera compatta.

Sono aperte tante possibilità, consapevoli che siamo all’ultimo giro di boa. Poi non ci saranno più appelli, ma saremo costretti a delocalizzare o a chiudere le nostre attività con la conseguente perdita di un numero cospicuo di posti di lavoro.

La vera differenza oggi è che anche i nostri dipendenti e i dipendenti dei punti vendita diretti dalle aziende hanno preso coscienza del rischio che stiamo correndo tutti.

Siamo consapevoli del fatto che, uniti, possiamo in un certo qual modo essere determinanti per la vittoria di questo o quell’altro schieramento.

Valuteremo seriamente le proposte di tutti i candidati, purchè siano serie e non finalizzare ad acquisire il voto. Non abbiamo l’anello al naso. Perciò ai candidati chiederemo in modo chiaro le loro idee su come gestire la cosa pubblica, senza accettare semplici promesse come quelle che ci sono state propinate per le elezioni dello scorso giugno. Promesse che si sono rivelate tali, nessuna concretizzata, per cui stavolta saremo molto attenti e guardinghi.

 

 

 

 

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