Autovelox Variante SS7bis, altro che sicurezza: un affare per il Comune di Atripalda

Non venite più a parlarci ipocritamente di sicurezza stradale.

Quell’autovelox rappresenta un vero affare per chi lo ha installato e lo gestisce: un vero e proprio danno per le tasche degli automobilisti con la beffa spacciata per sicurezza stradale.

Lo dicono i numeri: il Comune di Atripalda per i proventi delle multe comminate attraverso le foto scattate dall’autovelox installato sulla Statale 7 Bis (Variante), dal 16 giugno 2018 al 31 dicembre dello statto anno, ha iscritto nel bilancio consuntivo quasi due milioni di euro (4 miliardi delle vecchie lire, per dare un’idea della genialata).

Esattamente risultano emesse contravvenzioni per 1.820.760 euro.

Un affare, vero?

Fino a un certo punto perchè poi vai a verificare i soldi realmente entrati nelle casse comunali e ti accorgi che sono soltanto un terzo di quanto previsto: 758.578 euro.

Come mai?

Tantissimi automobilisti, ormai, stanchi di vessazioni, si rivolgono al Giudice di Pace che accoglie le istanze dei ricorrenti ai quali nessuna sicurezza viene garantita attraverso la macchina mangiasoldi che ha un costo rilevante per il Comune di Atripalda. Non è questione di sicurezza, inutile fare giri di parole. E’ un modo per fare cassa e alleviare uil deficit comunale.

C’è infatti il canone di locazione da pagare alla ditta fornitrice per ben due apparecchiature: quella installata lungo la SS7bis e quella tenuta in deposito, utilizzata quale “muletto” quando c’è da fare la manutenzione alla principale.

Anche qui emerge un problema: quando c’è il “muletto” in azione, sui verbali quale numero di matricola viene indicato, quello del principale o del sostituto? Altro motivo di annullamento dei ricorsi.

Peraltro il Comune di Atripalda deve pagare una montagna di soldi agli avvocati che hanno rappresentato in giudizio gli automobilisti multati con le liquidzioni indicate dal Giudice di Pace, circa 250 euro per ogni ricorso.

Se vi sono tanti ricorsi accettati, poi, c’è da domandarsi se l’iter procedurale sia corretto o meno.

Se ci sono errori – come appare scontato, considerando le condanne nei confronti del Comune di Atripalda – sarà la Corte dei Conti a valutare chi dovrà pagare quei costi, rivolgendosi magari ai responsabili del settore. Ma questa è un’altra storia, assai più delicata, perchè colpisce nella tasca dei soggetti responsabili degli errori che non possono essere pagati coi soldi delle tasse dei cittadini.

C’è poi da capire quei soldi incassati attraverso l’autovelox che fine faranno.

Secondo un piano diprevisione, sono destinati € 23.088,50 per sostituzione, ammodernamento e potenziamento della segnaletica e acquisto beni mentre 83.210,81 euro saranno spesi per miglioramento della circolazione stradale e prestazione di servizi.

Quando inizieranno i lavori visto che i soldi da tempo sono nelle casse comunali?

 

 

 

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