Autostrada Napoli-Bari, sequestrati i viadotti a rischio: corsia unica

Quei viadotti sono a rischio. E’ quanto emerso in seguito agli accertamenti tecnici disposti dalla Procura della Repubblica di Avellino ed indicato con precisione nel provvedimento del Gip del Tribunale avellinese, dottor Fabrizio Ciccone, che ha posto sotto sequestro e, quindi, disposto la chiusura delle corsie di marcia a destra lungo i viadotti. Il magistrato ha precisato che è «l’unica soluzione concretamente praticabile per evitare il protrarsi di una condizione di insicurezza della circolazione stradale lungo l’A16».

Dopo il sequestro alle barriere poste sui viadotti che insistono lungo l’autostrada Napoli-Bari, nel territorio irpino, ora c’è pure il sequestro delle corsie di destra, quelle che affiancano le barriere stesse.

In seguito al precedente sequestro preventivo disposto dal Gip del Tribunale di Avellino, la società Autostrade aveva trovato la soluzione per creare le condizioni di sicurezza, installando blocchi di plastica, di colore bianco e rosso, pieni di acqua, con l’intenzione di offrire un “cuscinetto” protettivo in caso di malaugurato incidente, per quelle barriere ritenute inadeguate dai magistrati in seguito agli accertamenti tecnici disposti attraverso esperti periti.

I viadotti interessati sono quelli denominati Pietra Gemma, Acqualonga, Carafone, Vallonato I e II, F.Lenza Pezze, Scofeta Vergine, Sabato, Boscogrande, Francia, Vallone del Duca e Del Varco.

Su quegli stessi viadotti, dove ci sono quei contenitori di acqua colorati bianco e rosso, sono state poste sotto sequestro anche delle corsie di marcia di destra, per «evitare il protrarsi di una condizione di insicurezza nella circolazione stradale idonea a cagionare un evento disastroso di proporzioni analoghe a quello verificatosi il 28 luglio del 2013, in seguito al quale alcun efficace dispositivo di controllo è stato predisposto da Autostrade per tutelare l’incolumità degli utenti della strada, nemmeno dopo il precedente decreto di sequestro preventivo disposto il 30 aprile».

In pratica, il traffico veicolare sarà consentito solo sulla corsia di sinistra, quella di sorpasso, ed a velocità assai ridotta. Il Gip del Tribunale di Avellino, dottor Fabrizio Ciccone ha fornito precise indicazioni nella sua motivata decisione stabilendo che «la chiusura al traffico veicolare avvenga mediante apposizione di idonea segnaletica di cantiere secondo le prescrizioni del Codice della Strada con l’aggiunta di un limite di velocità pari a 40 km/h per i mezzi pesanti e 60 km/h per quelli leggeri».

Lungo il tratto autostradale della A16 che attraversa l’Irpinia sono migliaia i veicoli che transitano su quei viadotti e, con l’approssimarsi del grande esodo estivo, con traffico diretto verso sud (in modo particolare la Puglia), diventa preoccupante per gli automobisti percorrere quei viadotti ritenuti poco sicuri.

La società Autostrada che ha sicuramente interesse a rassicurare la clientela, sostiene che “le barriere bordo-ponte dei viadotti lungo l’ A16 Napoli-Canosa sono sicure e rispettano pienamente le norme vigenti”.

Una affermazione inquietante, rispetto alla decisione della magistratura, che ha agito con oculatezza, prima di prendere decisioni così severe, scaturite dalle consulenze tecniche effettuate su quei viadotti per i quai è stato disposto il sequestro preventivo.

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