Autostazione di Avellino: l’attesa del bus sotto il sole, senza bagni nè panchine

Le segnalazioni pervenute in redazione sono tantissime: gli utenti non sanno a chi rivolgersi, dopo avere invocato soluzioni agli autisti dei bus, ai bigliettai e pure ai controllori, ai vigili urbani che passano da quelle parti, ai poliziotti che vanno nella vicina Questura, quale ultima ipotesi si rivolgono agli organi di informazione.

Da parte nostra, più che segnalare il caso pubblicamente e sottoporlo all’attenzione dei responsabili dell’Air, magari alla Prefettura, oppure all’Asl, e a chiunque voglia raccogliere l’appello, davvero non sappiamo cosa fare.

Il problema è questo: da circa un mese è stato aperto lo spazio per lo stazionamento dei bus nei pressi del miraggio autostazione, nella zona di Via Colombo, dove c’è quell’imponente costruzione mai completata, non si sa per colpa di chi.

Appunto, l’autostazione.

Il punto non è quello: gli utenti che attendono l’arrivo dei bus, sono costretti a starsene sotto il sole di questi giorni (quando pioverà, saranno sotto l’acqua) senza una protezione, una pensilina che produca ombra (e riparo dalla pioggia, quando sarà cattivo tempo), non c’è una panchina per sedersi, nemmeno un bagno dove compiere le necessarie operazioni fisiologiche. Certo, c’è qualche bar nei paraggi che accoglie i viaggiatori fornendo loro il bagno (in cambio di una consumazione, è il minimo) e un pò di ombra e refrigerio ma in un Paese che civile, in una città che fa vanto della sua accoglienza, un minimo di servizi deve essere assicurato pure a chi attende il pullman.

C’è qualcuno disposto a dare una risposta concreta? Evitate comunicati stampa, per favore, e andate a risolvere il problema: anche un ombrellone andrebbe bene, insieme a un distributore di bibite e un bagno chimico.

Si chiede troppo?

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