Tetracloroetilene, la nota dell’on. Carlo Sibilia

In merito alla notizia diffusa dalla stampa locale secondo la quale la Regione Campania avrebbe dato l’ok all’utilizzo dei fondi funzionali alla serie di indagini sulle acque e sui suoli dell’area tra Montoro e Solofra interessata dall’emergenza tetracloroetilene, interviene il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, che si è interessato della questione con alcuni atti di sindacato ispettivo. “Come risulta dai verbali delle sedute della Conferenza dei Servizi svoltasi tra i vari Enti pre…

In merito alla notizia diffusa dalla stampa locale secondo la quale la Regione Campania avrebbe dato l’ok all’utilizzo dei fondi funzionali alla serie di indagini sulle acque e sui suoli dell’area tra Montoro e Solofra interessata dall’emergenza tetracloroetilene, interviene il deputato del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, che si è interessato della questione con alcuni atti di sindacato ispettivo. “Come risulta dai verbali delle sedute della Conferenza dei Servizi svoltasi tra i vari Enti preposti a risolvere la drammatica situazione della contaminazione delle acque – afferma il parlamentare avellinese – la necessità di avviare un piano di caratterizzazione e conseguente bonifica della falda inquinata, era stata sollecitata urgentemente anche dal consulente di parte dell’ATO. Tra l’altro, lo stesso consulente – continua Sibilia – sosteneva la necessità di dover informare correttamente la popolazione circa la gravità ed i rischi del fenomeno, dando corso, quindi, ad indagini epidemiologiche. In seguito a queste allarmanti notizie ho presentato due interrogazioni al Ministro dell’Ambiente che, da copione, non hanno avuto riscontro. Nel frattempo – incalza il portavoce irpino – la giunta regionale De Luca ha annunciato il nullaosta all’utilizzo di circa 1,2 milioni di euro per avviare la caratterizzazione sperando che il piano venga attuato completamente senza perdere altro tempo prezioso.
I cittadini di Montoro e Solofra – conclude Sibilia – subiscono da tempo i disagi derivanti dai continui blocchi dell’erogazione del servizio idrico ma soprattutto vorrebbero avere la garanzia del diritto alla salute e alla salubrità dell’ambiente”.

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