Taglio assistenza domiciliare, Pdci: “Prefetto intervenga subito”

“Il disagio determinato dagli irresponsabili ed indiscriminati tagli effettuati all’assistenza domiciliare e ad altri servizi di base, da parte del vertice dell’Asl di Avellino, ha raggiunto un livello drammatico per gli utenti e per le famiglie irpine colpite ed inaccettabile per un consesso civile.
Il problema non si risolve né con le ipocrite dichiarazioni di circostanza del direttore generale, Florio, né con i dati falsi diffusi dal direttore sanitario, Ferrante, nel corso della riunione avuta con i sindaci, né tantomeno con i generici ed inutili inviti al dialogo del presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, che testimoniano ancora una volta l’assenza della Regione. In provincia di Avellino non solo non vengono assicurati i livelli essenziali di assistenza sanitaria, a causa di una inadeguata ed arrogante gestione pseudo-manageriale, ma bisognerebbe persino tollerare le menzogne, ampiamente smentite, di burocrati che credono di essere diventati i padroni della sanità pubblica. Non ci stancheremo mai di sottolineare come questo sia il frutto avvelenato di una concezione privatistica dei servizi al cittadino e di una politica autoreferenziale e succube degli interessi forti. Entrambe hanno dimostrato il loro fallimento sulla pelle dei cittadini ed andrebbero spazzate via. Lascia molte perplessità, peraltro, anche l’atteggiamento di diversi sindaci irpini, a cominciare dal sindaco di Avellino, Paolo Foti, che, dopo aver denunciato la grave situazione subìta dagli utenti e dopo aver minacciato ogni tipo di provvedimento, si sono accontentati delle rassicurazioni fasulle della dirigenza dell’Asl, che ha già dimostrato di non operare in favore della comunità irpina, quando ha privato questo territorio di ingenti fondi regionali destinati a strutture e servizi. D’altra parte, in questi stessi giorni, in merito alla situazione del Piano di zona sociale A4, altri amministratori locali, stanno dimostrando di non essere capaci di guardare avanti e tutelare gli interessi della collettività, attardandosi nella difesa delle ombre dei propri campanili, rischiando di far saltare definitivamente l’impianto dei servizi sociali di un ampio comprensorio territoriale. Soltanto un forte movimento di cittadinanza può dare forza ad una diversa idea della politica e ad una gestione della cosa pubblica trasparente, efficiente e solidale.
L’emergenza sanitaria irpina, però, richiede risposte urgenti. E’ necessario, quindi, riattivare i servizi di assistenza con i fondi regionali a ciò destinati. A tal proposito, sollecitiamo l’intervento del prefetto di Avellino, affinché si giunga ad una rapida e concreta soluzione”. E’ quanto si legge nella nota del Partito dei Comunisti Italiani – Federazione provinciale di Avellino.

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