Spostamenti tra regioni? Decidono i governatori. Quarantena e test sierologici per le vacanze estive

traffico viaggio auto

Dal 3 giugno spostamenti liberi da una regione all’altra? Non proprio. Se ne saprà di più il 29 maggio, quando verrà redatto il report settimanale del monitoraggio, decisivo per le sorti del libero spostamento in tutta Italia.

L’ultimo DCPM ha stabilito che dal 3 giugno ci si potrà spostare in un altra regione anche senza motivi specifici, come attualmente in vigore. Ma saranno comunque i governatori a decidere se accogliere in pieno le direttive del Governo o stabilire delle limitazioni, in base all’indice di rischio delle altre regioni.

In pratica non dovrebbero essere imposti limiti solo se tra le regioni sussiste lo stello livello di rischio contagio.

Come riferisce Il Corriere della Sera, “ogni settimana le Regioni hanno l’obbligo di comunicare una serie di parametri e l’incrocio di questi dati fornisce la valutazione complessiva.

In particolare devono rendere noto l’Rt (il tasso di contagiosità che ha sostituito l’R0), il numero dei tamponi effettuati e una serie di dati relativi alla tenuta del sistema sanitario, con un’attenzione particolare alle terapie intensive. Incrociando queste informazioni si arriva al livello di rischio che può essere «basso», «moderato» o «alto»”.

La data cerchiata in rosso è quella del 29 maggio, quando il Governo, valutati i dati provenienti dalle regioni, deciderà se attuare una mobilità interregionale libera per tutti o se prevedere limitazioni.

La scorsa settimana solo tre regioni non erano in grado di accogliere cittadini provenienti da altre regioni: Lombardia, Molise e Umbria. Il loro livello di rischio contagio non era basso come le altre.

In ogni caso, sempre come riferisce il Corriere, “il provvedimento non sarà definitivo, ma verrà valutato e aggiornato sulla base dei risultati settimanali. E dunque cambiato a seconda di un miglioramento o peggioramento della situazione che determina la valutazione di rischio“.

In vista delle vacanze estive e degli esodi tra luglio e agosto, è probabile che alcuni governatori possano imporre l’obbligo di quarantena o l’esibizione di un test sierologico aggiornato, che escluda la positività della persona.

SPOT