Solidarietà, Gruppo Cesaro e TotaLife insieme per il Keny

Un ponte di solidarietà tra l’Italia ed il Kenya nel segno della continuità. Gruppo Cesaro e TotaLife Onlus insieme per i bambini delle popolazioni del Continente Nero. Il Gruppo Cesaro, infatti, sosterrà il primo progetto di TotaLife: la costruzione di un centro diagnostico a Msabaha. Il centro diagnostico presso la Children of Rising Sun Home avrà la superficie di circa 120 metri quadrati e sarà posizionato in un punto strategico per fornire assistenza ai tanti kenioti in difficoltà. Dopo ave…

Un ponte di solidarietà tra l’Italia ed il Kenya nel segno della continuità. Gruppo Cesaro e TotaLife Onlus insieme per i bambini delle popolazioni del Continente Nero. Il Gruppo Cesaro, infatti, sosterrà il primo progetto di TotaLife: la costruzione di un centro diagnostico a Msabaha. Il centro diagnostico presso la Children of Rising Sun Home avrà la superficie di circa 120 metri quadrati e sarà posizionato in un punto strategico per fornire assistenza ai tanti kenioti in difficoltà. Dopo aver legato il proprio nome alla Fondazione Telethon e ad Amref, il Gruppo Cesaro sposa la causa dell’Associazione TotaLife per sostenere ancora una volta una parte del continente africano.
Aniello Cesaro, presidente dell’omonimo Gruppo e della Polisportiva Avellino ha voluto sancire ufficialmente la relazione che lega il Centro Sportivo Avellino, piscina comunale, all’associazione benefica irpina presieduta da Roberto Godas, che sta portando avanti importanti iniziative con risultati eccellenti. E la città risponde con entusiasmo.
Il Gruppo Cesaro continua così sulla scia dell’impegno sociale, una strada intrapresa fin dalla sua nascita: quella con TotaLife infatti è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle azioni che il Gruppo dedica a chi ne ha davvero bisogno. Negli anni passati le strutture del Gruppo sono state al fianco della Fondazione Telethon nella difficile battaglia alla distrofia muscolare: una maratona di beneficenza che portò il Centro Sportivo Avellino in diretta su Rai 1.
In seguito, il Gruppo ha fortemente appoggiato il progetto Amref portando, simbolicamente, l’acqua delle sue piscine in Kenya con la realizzazione di due pozzi d’acqua a Kasunguni nel distretto di Kilifi. “Quella è stata un’emozione incredibile – racconta l’architetto Aniello Cesaro -. Siamo riusciti a vedere i sorrisi dei bambini, la loro meraviglia davanti ad un bene che per noi è così “comune”, ma che per loro rappresenta una vera e propria rarità, la ricchezza”.
Sulla scia dell’esperienza africana e fortemente colpito dall’amore, dalla passione e dalla perseveranza della famiglia Godas, è stato lo stesso Aniello Cesaro a voler continuare a fornire il proprio sostegno alle popolazioni keniote: “Quando si fa una scelta, seguire il proprio cuore è senza dubbio la strada giusta per non sbagliare. Ed è per questo che abbiamo deciso di restare simbolicamente in Kenya affiancando il nostro nome all’Associazione TotaLife. Il progetto della famiglia Godas rappresenta per noi la naturale conseguenza delle nostre scelte passate”.
Il Gruppo Cesaro ha annunciato lo scorso dicembre la partnership con TotaLife. E proprio nel nome di Tota, i centri sportivi del Gruppo sostengono tutte le iniziative dell’Associazione con l’obiettivo di contribuire in modo rapido, efficace e concreto, alla costruzione del centro diagnostico, che consentirà la cura e l’assistenza di migliaia di bambini e la dotazione di una sala parto per donare assistenza a donne e neonati.
Giovani, sport e solidarietà è questo il tridente vincente del Gruppo, che all’interno dei suoi Centri Sportivi di Avellino, Portici e Sant’Antimo riesce nell’intento di unire la pratica di una sana attività sportiva ad una corretta crescita mentale.
Da quest’anno, inoltre, il campionato interno della scuola nuoto sarà dedicato all’associazione benefica. La TotaLife Cup, la manifestazione a tappe alla quale parteciperanno gli iscritti della nostra scuola nuoto, l’ASD Nuotatori Campani, rappresenterà un vero e proprio campionato di solidarietà, che coinvolgerà i 700 piccoli nuotatori in un processo di beneficenza e sensibilizzazione. Ognuno, nelle sue possibilità, aiuterà i piccoli fratelli africani.

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