Servizio idrico: scelta di Abate bocciata dal Pd provinciale

“Le affermazioni del vice Presidente dell’Alto Calore Servizi, nonché sindaco di Montemiletto Eugenio Abate, secondo cui il recente voto referendario lascerebbe libero ogni Comune di individuare in via del tutto autonoma l’ente a cui affidare la gestione del servizio idrico nel proprio territorio, risultano estremamente pericolose”. Lo si legge in una nota a firma del Coordinamento Provinciale Partito Democratico. “Non vogliamo, in questa sede, – si aggiunge – entrare nel merito della disputa giuridica sulla presunta legittimità della delibera con la quale l’Amministrazione comunale guidata da Abate ha deciso di uscire dall’assemblea dei soci Acs e di affidare la gestione del servizio idrico alla MO.SE s.p.a., ente di esclusiva proprietà del Comune di Montemiletto. Lasciamo, come è giusto che sia, ogni valutazione e decisione alle Autorità competenti: il nodo, per quel che ci riguarda, è tutto politico. Si è chiesto il vice Presidente dell’Acs cosa accadrebbe se anche il comune di Avellino decidesse di seguire quella soluzione? Qualora la delibera in questione trovasse effettiva declinazione, si aprirebbe la strada ad una pericolosa parcellizzazione territoriale che minerebbe alle fondamenta qualsiasi progetto di governo sistemico ed efficiente della risorsa idrica in questa Provincia. Il Partito Democratico continuerà a battersi per una gestione della risorsa idrica votata alla trasparenza e all’efficienza. In tale quadro, ritiene indispensabile proseguire sulla via dell’organizzazione territoriale del servizio idrico integrato sulla base degli ambiti territoriali ottimali. Sottrarsi a questi principi significa, al di là delle interpretazioni giuridiche, piegare alle logiche del tornaconto politico il governo della risorsa idrica: non lo consentiremo”.

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