Sanità, l’allarme della Cisl: “Moscati rischia il declassamento”

AVELLINO – “La politica dei tagli lineari ai fondi dell’A.O. Moscati e la mancata riconversione dei risparmi nel rilancio e nel potenziamento della struttura ospedaliera Irpina, determineranno, progressivamente, il declassamento di uno dei punti di eccellenza nella sanità pubblica campana”. Il Segretario Generale della CISL Campania Lina Lucci, ha chiesto, in una nota della scorsa settimana, al Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, di riaprire un tavolo regionale per affrontare le questioni attinenti la sanità Irpina.
I punti posti all’attenzione del Governatore sono quelli relativi al potenziamento della rete dell’emergenza e distrettuale, alla riconversione dei risparmi nelle strutture ospedaliere e territoriali irpine e all’abbattimento dei costi della mobilità passiva.
“L’errore che si sta commettendo è quello che per anni ha portato la politica a non investire sul potenziamento e sulla razionalizzazione delle strutture ospedaliere creando punti di eccellenza che oggi sarebbero risultati inattaccabili dai tagli praticati. Ritenere che la presenza del Moscati – DEA di III livello – sul territorio irpino sia sufficiente a blindarlo da eventuali declassamenti senza investire in risorse umane, tecnologiche ed economiche, è pura fantascienza.
Il tavolo regionale convocato per oggi pomeriggio su ulteriori tagli da portare ai fondi contrattuali, è sintomatico di come questa politica sta affrontando la questione della sanità pubblica e privata in Campania. La denuncia è forte e siamo stanchi di attendere risposte che sono soggette unicamente al recupero di risorse economiche da investire non si sa dove. Al gruppo dirigente del Moscati, ai medici ed ai dipendenti che da anni lavorano in sotto-organico e senza fondi per sostenere turnazioni e straordinario, va tutto il nostro sostegno anche perché tale situazione sta incidendo negativamente sulla resa di servizi di qualità ed efficaci per la cittadinanza. Al processo di riorganizzazione della sanità Irpina vogliamo offrire un concreto contributo ma senza un confronto sulle risorse da investire sul territorio ci risulta difficile tutelare i dipendenti ed i cittadini di questa provincia dalle potenzialità di crescita notevoli ma che sta scontando negligenze ed abusi praticati altrove”.
“Gli accordi regionali sulla mobilità del personale, sui tagli ai fondi contrattuali e sui tempi sempre più dilatati per la riconversione della rete ospedaliera, ci impongono azioni più mirate e forti”, conclude il Segretario Generale della CISL FP Doriana Buonavita.

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