Sacco: “Noi uomini liberi siamo con Cipriani”

“Nella città dove tutto è caduto in malora, per coerenza è giusto affossare il teatro, unico esempio di efficienza di questa città.” Così Fausto Sacco segretario provinciale di Rivoluzione Cristiana.
Quello compiuto da Paolo Foti, è un attacco mirato e premeditato all’unica eccellenza di questa città. Una scelta figlia delle beghe interne al Partito Democratico cittadino, mirate a colpire Luca Cipriano, …

“Nella città dove tutto è caduto in malora, per coerenza è giusto affossare il teatro, unico esempio di efficienza di questa città.” Così Fausto Sacco segretario provinciale di Rivoluzione Cristiana.
Quello compiuto da Paolo Foti, è un attacco mirato e premeditato all’unica eccellenza di questa città. Una scelta figlia delle beghe interne al Partito Democratico cittadino, mirate a colpire Luca Cipriano, il vero artefice del successo che il teatro Carlo Gesualdo riscontra non solo nella provincia irpina ma anche fuori regione. Un’ eccellenza che forse stona con il degrado ed il decadimento cittadino, d’altronde basta affacciarsi all’esterno della struttura di piazza Castello per averne un assaggio, che giustamente deve essere colpita. Forse è opinione comune a palazzo di città pensare che Avellino, per lo stato in cui già versa, merita di avere l’ennesimo gigante malato, immobile in quella piazza diroccata, a marcire sotto le intemperie e le incurie.
Noi di Rivoluzione Cristiana siamo dalla parte di Luca Cipriano, esempio di buona gestione della cosa pubblica, a prescindere dalla bandiera politica in cui si riconosce, perché chi lavora bene è giusto che venga gratificato pubblicamente.
Noi democristiani siamo per la Politica con la P maiuscola, è non è nel nostro costume criticare a prescindere, soltanto per partito preso.
Noi uomini liberi vogliamo rappresentare la rinascita di questa città, una rinascita che passi prima per la morale e l’etica delle persone, e poi dei partiti, il tempo sarà galantuomo e questa volta sono sicuro che i cittadini sapranno finalmente chi scegliere per gestire le sorti di questa città ormai sfracellata e in balia di se stessa”.

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