Provincia istituisce figura del garante per i diritti dei detenuti

AVELLINO – Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio Provinciale è stato approvato il regolamento per l’istituzione del garante per i diritti dei detenuti. Il provvedimento è stato proposto dall’assessore alle Pari Opportunità, Linda Mastrominico, ed è stato fortemente voluto dal presidente Cosimo Sibilia. La Provincia di Avellino è la prima in Campania a dotarsi di questa figura.
“In Italia non è ancora stata istituita la figura di un garante nazionale per i diritti dei detenuti, ma nel 2011 è stata assegnata alla Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, che non ne ha ancora iniziato l’esame, la proposta di legge C. 4004 riguardante “Istituzione del Garante nazionale dei diritti dei detenuti o persone private della libertà personale“. Proprio a partire dal 2011 numerosissime Regioni, Province e Comuni hanno provveduto ad istituire un proprio “Garante dei detenuti” con funzioni e competenze in linea con la proposta di legge parlamentare – scrive l’assessore Mastrominico nella sua relazione -.
Una delle prime Regioni a dotarsi di questo importante istituto giuridico è stata la Regione Campania, che, lo ha istituito con Legge Regionale del 24 luglio 2006, n. 18. Quest’iniziativa, inoltre, è stata già realizzata in altre amministrazioni provinciali: essere detenuto, a qualsiasi titolo, non implica un venir meno di quelli che sono i diritti fondamentali di ognuno. È questa, quindi,  la figura più idonea per verificare che alle persone private della libertà personale siano garantite ed erogate tutte le prestazioni finalizzate al recupero, alla reintegrazione sociale e all’inserimento nel mondo del lavoro, assicurando la finalità rieducativa della pena.
La nostra Amministrazione provinciale è la prima in Campania ad istituire la figura del Garante, depositando, di fatto, una pietra miliare in materia di tutela e garanzia dei detenuti, una tematica sociale di sempre più stretta attualità a fronte dell’emergenza sovraffollamento delle carceri italiane, non ultima la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino, scenario, per gli ultimi anni, di numerose proteste dei detenuti nonché di tragici episodi di malessere da parte degli stessi. Il Garante assicura l’erogazione delle prestazioni e dei servizi inerenti: al diritto alla salute; al miglioramento della qualità della vita; all’istruzione; all’assistenza religiosa; alla formazione professionale e ad ogni altra prestazione finalizzata al recupero, alla reintegrazione sociale ed all’inserimento nel mondo del lavoro.
In particolare, relativamente alla provincia di Avellino, ai sensi del regolamento discusso dalla Prima Commissione Consiliare, attraverso di esso, il nostro Ente si impegna a:
1. promuovere l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi provinciali delle persone comunque private della libertà personale, ossia limitate nella libertà di movimento, residenti, domiciliate, dimoranti nel territorio della Provincia di Avellino, con particolare riferimento, per quanto attiene le attribuzioni e le competenze della Provincia di Avellino, ai diritti fondamentali, al lavoro, alla formazione professionale, all’assistenza, alla tutela della salute, allo sport, tenendo conto della loro condizione di restrizione;
2. promuovere iniziative e momenti di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti umani delle persone private della libertà personale e dell’umanizzazione della pena detentiva;
3. promuovere iniziative congiunte e coordinate con altri soggetti pubblici;
4. esaminare e predisporre iniziative rispetto a segnalazioni che riguardino violazioni di diritti e prerogative delle persone private della libertà personale, ricercando ulteriori informazioni presso autorità competenti;
5. informare e confrontarsi con le autorità competenti riguardo alle condizioni dei luoghi di reclusione, con particolare attenzione all’esercizio dei diritti riconosciuti ma non adeguatamente tutelati;
6. promuovere con le pubbliche amministrazioni interessate dei protocolli d’intesa utili a poter espletare le sue funzioni anche attraverso visite al luogo di detenzione;
7. promuovere i rapporti con tutti gli organismi, istituzionali e non, interessati ai problemi penitenziari. Ringrazio il Presidente, sen. Cosimo Sibilia, per l’impegno profuso per il raggiungimento di questo importante risultato politico, amministrativo ed umano, così come ringrazio il Presidente della Prima Commissione Consiliare, Pio Gagliardi e i componenti tutti che hanno mostrato grande sensibilità ed attenzione per la tematica”.

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