Pdz A4, il Csa scrive al Comune di Avellino

AVELLINO – “Il CSA (Coordinamento Sindacale Autonomo Regioni e Autonomie Locali) alla luce della recente costituzione del Piano di Zona Sociale ed il notevole incremento di competenze attribuite al Comune di Avellino, in qualità di comune capofila, in particolare di quelle relative alla programmazione, al coordinamento e per le prestazione socio – sanitarie per tutti i Comuni appartenenti all’ambito territoriale di riferimento; …

AVELLINO – “Il CSA (Coordinamento Sindacale Autonomo Regioni e Autonomie Locali) alla luce della recente costituzione del Piano di Zona Sociale ed il notevole incremento di competenze attribuite al Comune di Avellino, in qualità di comune capofila, in particolare di quelle relative alla programmazione, al coordinamento e per le prestazione socio – sanitarie per tutti i Comuni appartenenti all’ambito territoriale di riferimento;
tenuto conto, dell’effettiva impossibilità di poter offrire un servizio adeguato con il solo personale attualmente presente in organico presso il Comune di Avellino, sia per la vastità territoriale dei molteplici Comuni interessati, all’interno dei quali dovranno essere gestiti ed erogati i servizi e gli interventi socio – assistenziali sul territorio, sia per la eterogeneità e la peculiarità degli stessi servizi, che richiedono una presenza costante ed un’adeguata conoscenza del territorio per consentire un’azione efficiente ed efficace dei medesimi, soprattutto di quelli rivolti alla persona (minori, anziani, persone in difficoltà ecc.) che non sempre, anzi quasi mai, si risolvono con un solo ed unico intervento e, spesso, quando si tratta di minori, il percorso di accompagnamento e di reinserimento dura fino al raggiungimento della maggiore età anagrafica;
nel ritenere, pertanto, che il ridottissimo numero di Assistenti Sociali presenti in servizio presso il Comune di Avellino, il solo al momento ad essere impegnato nell’ambito del costituito Piano di Zona Sociale, non possa da solo garantire le esigenze di tutto il territorio e di tutti i Comuni aderenti al Piano; C H I E D E nelle more dell’attivazione dei servizi organizzativi previsti dalla convenzione, in particolare: l’Ufficio di Piano, il Servizio Sociale Professionale, il Segretariato Sociale, che, come previsto dalla stessa Convenzione, rappresentano i livelli minimi organizzativi, senza i quali non è possibile pensare all’erogazione di alcun intervento, la convocazione di un urgente incontro per le seguenti finalità:
1. definire le linee guida o di indirizzo entro le quali il Ns. personale dipendente sarà tenuto ad operare per le finalità del Piano di Zona Sociale d’Ambito;
2. stabilire le priorità di intervento entro le quali il Ns. personale dovrà prestare la propria assistenza;
3. garantire comunque il loro operato alla luce delle possibili e/o inevitabili inadempienze dovute alla considerevole carenza di personale e di strutture operative e di servizio;
4. garantire le condizioni contrattuali idonee per l’eventuale istituzione e lo svolgimento di un servizio di pronta reperibilità.
5. per la trattazione di ogni altro aspetto ritenuto utile per la corretta applicazione della Legge quadro e le successive modifiche apportate dalla Legge Regionale; nonché, per l’individuazione degli strumenti che saranno ritenuti utili ed indispensabili alla funzionalità del sistema integrato degli interventi e per la valutazione e la programmazione del proprio sviluppo su tutto il territorio. In mancanza, la scrivente sarà tenuta ad attivare ulteriori forme di tutela nei confronti del personale dipendente, non escluso il ricorso all’A.G. per tutte le richieste di intervento incompatibili con l’attuale status giuridico”.

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