Occupazione e formazione, Uil soddisfatta dell’evento Workreare

AVELLINO – “Buona iniziativa della provincia di Avellino che con l’evento Workreare, ha provato a mettere insieme tutti, o quasi tutti, le realtà che in qualche modo sarebbero coinvolte nell’obbiettivo occupazione e formazione”. E’ quanto afferma Luigi Simeone, segretario generale della Uil di Avellino e Benevento. “Provare a parlare di lavoro in un momento di profondo smarrimento del Paese, provare a farlo con i giovani studenti, è sicuramente meritorio, ma al di là della registrazione o…

AVELLINO – “Buona iniziativa della provincia di Avellino che con l’evento Workreare, ha provato a mettere insieme tutti, o quasi tutti, le realtà che in qualche modo sarebbero coinvolte nell’obbiettivo occupazione e formazione”. E’ quanto afferma Luigi Simeone, segretario generale della Uil di Avellino e Benevento. “Provare a parlare di lavoro in un momento di profondo smarrimento del Paese, provare a farlo con i giovani studenti, è sicuramente meritorio, ma al di là della registrazione ovvia e scontata dei “contatti” di quanti disperati cercano un’opportunità, resta la parzialità solita dei punti di osservazione e soprattutto del silenzio sulle responsabilità non esercitate, che ancora rischiano di minare alla fonte ogni iniziativa anche portatrice di buone prassi.
Tra le varie comunicazioni – prosegue Simeone – appare ovvio che in assenza di lavoro, nel nulla di nuove opportunità create, non poteva esserci la voce del sindacato, in campo quando il lavoro vero ci sarà, quando ai tavoli si sostituiranno i luoghi di lavoro ed alle statistiche di possibili posti di lavoro e gli stipendi reali. Provare a far incontrare la domanda e l’offerta è possibile se ci sono tutte e due le cose, ma appare evidente come i numeri della disoccupazione crescente e la recessione in atto, ci consegnano tanta domanda riscontrata esclusivamente da propaganda pure a basso valore. La quantità dei fondi europei non spesi da sola potrebbe consigliare più accortezza nei proclami, la diminuzione di posti di lavoro in provincia di Avellino caratterizza la fatuità dei finanziamenti alle imprese che non assumono e non creano nuova occupazione nemmeno quando spendono soldi pubblici, figurarsi gli investimenti privati.
Il mercato del lavoro sul territorio è avvolto da una nebulosa da cui escono certamente le difficoltà che il sindacato è chiamato sistematicamente ad affrontare (mobilità, CIG, crisi aziendali, chiusure di attività) lasciando invece al modo dei ben “informati” le sempre più rare opportunità, che non saranno mai intercettate attraverso workshop e tavoli costruiti attentamente per non offrire una visione vera e completa della fase drammatica che il mondo del lavoro e dei giovani in particolare stanno attraversando, minando alla fonte anche le opportunità che invece un confronto ampio e completo avrebbe da costruire.
Portare alla completa conoscenza ogni reale opportunità, ma soprattutto costruire percorsi trasparenti per il lavoro e non solo per le imprese è la precondizione per lo sviluppo e l’occupazione, il viso dei giovani e lo sconcerto di quanti sembravano chiedersi dove fossero capitati dovrebbe far riflettere sulla necessità di un ripensamento generale sui percorsi da attivare per uscire dalla fase di insostenibile stallo in cui siamo finiti”, conclude Simeone.

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