Migranti, Simeone: “L’Irpinia non è una terra di solidarietà”

“La riunione di oggi al palazzo di Governo della Città ha messo inesorabilmente a nudo, una realtà oramai incontrovertibile: l’Irpinia non è una terra di solidarietà” visto che al di là delle buone intenzioni declinate ai tavoli istituzionali ed ai mass media, non c’è nessuno o quasi, che sia disponibile ad affrontare la questione dei Migranti, con il doveroso senso civico che dovrebbe contraddistinguere le comunità dei 118 comuni, invano chiamati ad atti di conseguenzialità e responsabilità …

“La riunione di oggi al palazzo di Governo della Città ha messo inesorabilmente a nudo, una realtà oramai incontrovertibile: l’Irpinia non è una terra di solidarietà” visto che al di là delle buone intenzioni declinate ai tavoli istituzionali ed ai mass media, non c’è nessuno o quasi, che sia disponibile ad affrontare la questione dei Migranti, con il doveroso senso civico che dovrebbe contraddistinguere le comunità dei 118 comuni, invano chiamati ad atti di conseguenzialità e responsabilità sociale, salvo poi dolersi dell’arrivo sui propri territori di migranti ospitati da soggetti terzi, che spesso scaricano le responsabilità della loro presenza proprio sulle comunità dove sono allocate le strutture recettive, censite dalle cooperative accreditate dal Ministero degli interni”. E’ quanto afferma in una nota il Segretario Generale della UIL Avellino-Benevento Luigi Simeone, presente oggi al Tavolo di incontro in Prefettura.
“Nonostante la solerzia del sig. Prefetto di Avellino – continua Simeone – e il dinamismo delle OO.SS. nessuno dei comuni sia grandi che piccoli, dopo diversi incontri, si è concretamente reso disponibile ad una gestione diretta dei migranti, che se equanimemente divisi potrebbero costituire anche un’ occasione di economia e di impegno sociale per i tanti giovani spesso distratti e sottratti ad attività di interesse pubblico. Con l’arrivo presumibilmente di altri 350 migranti nelle prossime settimane si rischia la paralisi ove, come è sempre più prefigurabile, il Prefetto non intervenga con azioni più incisive e monocratiche, che comunque destinerebbero ai territori, fin ora silenti, numeri di ospiti sicuramente superiori a quelli che sarebbero potuti essere, se tutti si fosse stati più attenti e protagonisti ad una vera azione di solidarietà e sostegno, per coloro che fuggono da condizioni drammatiche, che non possono indignare solo se viste a distanza ed in televisione. Il sindacato continuerà senza esitazioni a cercare ogni forma di coinvolgimento dei Sindaci, per la concretizzazione di una catena di responsabilità e solidarietà sociale che sembra essersi persa proprio in un territorio che ne ha sempre caratterizzato l’essenza, conclude la nota di Simeone”.

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