Migranti, Sessa: “I sindaci non sono padroni del territorio”

L’EMERGENZA – “I sindaci non sono padroni del territorio. Collaborino altrimenti requisisco”. Non usa giri di parole il prefetto Carlo Sessa, e non ammette più alibi o scuse davanti a un’emergenza che incalza e chiama tutti ad adoperarsi. “Servono posti- continua Sessa- a stretto giro, i numeri sono in aumento e non possiamo farci cogliere impreparati. Siamo stati avvisati per tempo”. Trenta migranti a breve saranno allocati in uno stabile di Avellino al confine con Monteforte. Si cercano…

L’EMERGENZA – “I sindaci non sono padroni del territorio. Collaborino altrimenti requisisco”. Non usa giri di parole il prefetto Carlo Sessa, e non ammette più alibi o scuse davanti a un’emergenza che incalza e chiama tutti ad adoperarsi. “Servono posti- continua Sessa- a stretto giro, i numeri sono in aumento e non possiamo farci cogliere impreparati. Siamo stati avvisati per tempo”. Trenta migranti a breve saranno allocati in uno stabile di Avellino al confine con Monteforte. Si cercano altre strutture disponibili sul territorio, ma i sindaci non accettano più questo stato d’accoglienza che li scavalca e non li coinvolge. Anche il primo cittadino di Casalbore, Raffaele Fabiano, ha emesso una delibera di consiglio contro l’accoglienza perché in paese non ci sono le condizioni per ospitare i rifugiati.

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