Migranti, D’Agostino a Minniti si all’ccoglienza ma con progetti

“Salvo poche eccezioni, gli irpini hanno dimostrato con i fatti e senza grandi clamori di essere solidali con coloro che arrivano nel nostro Paese perché scappano da guerre e carestie. Questa generosità, però, va supportata con un’organizzazione che punti ad una vera integrazione e sia basata su criterir di ragionevolezza: i gruppi più numerosi di richiedenti asilo vanno destinati nei comuni più grandi, seguendo un criterio di proporzionalità”. E’ quanto scrive il deputato di Scelta Civica, Ang…

“Salvo poche eccezioni, gli irpini hanno dimostrato con i fatti e senza grandi clamori di essere solidali con coloro che arrivano nel nostro Paese perché scappano da guerre e carestie. Questa generosità, però, va supportata con un’organizzazione che punti ad una vera integrazione e sia basata su criterir di ragionevolezza: i gruppi più numerosi di richiedenti asilo vanno destinati nei comuni più grandi, seguendo un criterio di proporzionalità”. E’ quanto scrive il deputato di Scelta Civica, Angelo D’Agostino, in un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno, Marco Minniti. “L’accoglienza di coloro che vivono una condizione di difficoltà estrema – prosegue D’Agostino – non va messa in discussione: abbiamo il dovere morale e civile prima di salvare e poi di aiutare queste persone. E’ evidente, tuttavia, che qualcosa non ha funzionato nella dislocazione sul territorio dei vari gruppi di richiedenti asilo. Non è pensabile, infatti, che ci siano piccoli centri, di 700-1000 abitanti che sono chiamati ad accogliere un numero elevato di migranti, mentre nelle grandi città arrivano gruppi con poche unità. E’ chiaro a chiunque che l’obbiettivo di un’accoglienza dignitosa e di una vera integrazione si ottiene anche e soprattutto se si rispetta il criterio di proporzionalità”. “E’ altrettanto chiaro – prosegue il deputato – che gli amministratori locali non possono essere estromessi dalla gestione dell’accoglienza, che attualmente è affidata a cooperative che non sempre sono nelle condizioni di assicurare la integrazione delle persone che bussano alle nostre porte. Nessuno più di chi amministra i nostri comuni conosce la propria realtà e sa quali siano i posti più adeguati per ospitare i richiedenti asilo; nessuno più di un sindaco conosce la propria comunità, quali siano le associazioni di volontariato operanti sul territorio e in che modo si possano accogliere e integrare i migranti”. “Il Ministero dell’interno, pertanto, spieghi, al di là delle disposizioni normative recentemente presentate alla Camera, quali provvedimenti intenda introdurre per far sì che i migranti e i richiedenti asilo possano essere meglio integrati nelle nostre comunità, anche in ragione di una distribuzione che avvenga secondo il criterio di proporzionalità. E dica – chiude D’Agostino – quali posizioni intende assumere in sede europea affinché il Vecchio Continente offra finalmente un segnale vero di condivisione e sostegno all’Italia”.

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