Marchionne: “Sbagliata la protesta alla Fma”

Marchionne: “Sbagliata la protesta alla Fma”

“Dichiarare il blocco degli straordinari, come è successo alla Cnh di Modena negli ultimi tre sabati, oppure bloccare l’uscita dei materiali, come è accaduto alla Fma di Avellino non mi pare un atteggiamento molto collaborativo”. A dirlo è stato l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne durante la relazione all’assemblea dei soci. Dure le reazioni in provincia di Avellino. Franco De Feo Della Uil dice: “Restiamo sbalorditi dalle affermazioni riguardanti l’atteggiamento sindacale alla FMA di Pratola Serra ed alle iniziative di mobilitazione e di lotta a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori. Rivendicazioni giuste e sacrosante, garantire i livelli di produzione di motori capaci di assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali, non accettiamo strumentalizzazioni rispetto ad iniziative pacifiche che hanno visto protagonisti il Sindacato ed i lavoratori. Nell’occasione citata da Marchionne del blocco dei TIR abbiamo stigmatizzato l’invasione del piazzale FMA di Forze dell’Ordine, al pari di retate di delinquenti comuni. Vogliamo capire dalla FIAT se vorrà continuare ad essere la principale Azienda italiana o se intende separare il suo futuro da quello dell’Italia. E questo sarà possibile verificarlo nel piano industriale con i miliardi che intenderà investire nel nostro Paese. Per quanto ci riguarda, come UIL ed UILM, continuiamo a privilegiare il rapporto concertativo al tavolo contrattuale nazionale, in sede ministeriale, ed attendiamo un segnale forte da parte del Governo nell’incontro programmato per la prima settimana di aprile. Il sito produttivo di Pratola Serra dovrà produrre utilizzando tutte le sue potenzialità, le scelte della proprietà dovranno essere orientate a dare risposte positive ai lavoratori irpini e del Mezzogiorno in un momento in cui la crisi dell’industria sta mettendo in ginocchio migliaia di lavoratori e delle loro famiglie. Per questi semplici motivi auspichiamo un confronto costruttivo all’incontro nazionale e ci auguriamo che al tavolo si elimini, una volta per sempre, la tanto temuta parola esuberi per programmare un futuro produttivo e sereno dal versante occupazionale. In caso contrario dovremmo prendere atto della strumentalità delle dichiarazioni di Marchionne che col pretesto delle lotte democratiche dei lavoratori e del Sindacato si appresterebbe a definire scenari non rassicuranti. In tal caso saremmo costretti a difendere, con le più idonee strategie di lotta e di mobilitazione, i posti di lavoro ed il futuro dello stabilimento”.

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