Irpiniambiente, Russo: “Ecco la mia proposta”

Il Consiglio Provinciale a suo tempo ha dimostrato grande sensibilità e grande senso di responsabilità quando all’unanimità ha votato affinché IrpinAmbiente diventasse una società pubblica al 100%; era un passaggio obbligato; c’era poco tempo disponibile per un bando europeo e quindi quella fu, in qualche modo, una scelta obbligata ma saggia, una scelta giusta. Lo scrive in una nota il consigliere provinciale del Pd, Franco Russo. Ecco la restante parte:
“Ricordo a me stesso che, a gennaio 2012, se non sarò smentito dalla evoluzione legislativa la società IrpiniAmbiente dovrà andare a gara pubblica per almeno il 40%; la Provincia di Avellino svolge, in qualche modo, un duplice ruolo: quello di controllore e di controllato; la Provincia di Benevento si è già avviata in questo percorso. Come contraltare a questa grande sensibilità e responsabilità dimostrate in quella seduta di Consiglio Provinciale che cosa si è prodotto? Non ne è seguita una gestione ottimale e trasparente della società IrpiniAmbiente. Vi è stata troppa intransigenza nei confronti dei Comuni, almeno nella parte iniziale; i Sindaci si lamentano perché sono obbligati a recitare la parte dei cattivi facendo pagare una tassa salata ai cittadini; i cittadini si lamentano con i Sindaci perché la tariffa è cresciuta senza un obiettivo miglioramento del servizio; dall’altra parte vi è stata una scarsa capacità di recuperare le somme dovute dai Comuni stessi; troppa gente presente negli uffici e poca gente presente per strada; ci si aspettava, in sintesi, un miglioramento del servizio offerto ed invece lo stesso è peggiorato a fronte di costi notevolmente aumentati. Adesso vorrei portare alla attenzione di tutti qualche dato e mi scuso per qualche imprecisione possibile.
IrpiniAmbiente inizialmente aveva un capitale di cinquecentomila (500.000) euro; adesso la si vuole ricapitalizzare con altri duemilioni (2.000.000) di euro
IrpiniAmbiente ha chiesto altri tremilioniseicentomila (3.600.000) euro che sono i deficit dei consorzi di cui tremilioni (3.000.000) subito e seicentomila (600.000) in un momento successivo
Ricordo che la Provincia ha già dato, come anticipazione, ad IpiniAmbiente la somma di circa settemilioni (7.000.000) di euro che dovranno, in qualche modo, rientrare all’Ente Provincia Adesso espongo qualche dato tecnico; come entrate in bilancio sono state inseriti circa ottomilionitrecentomila (8.300.000) euro relativi all’IVA dal 2004 al 2010; di questa cifra settemilionisettecentomila (7.700.000) euro derivano da sentenze del Consiglio di Stato e quindi sono, come dire, soldi certi, soldi sicuri; invece, altri cinquecentonovantasettemila (597.000) euro, relativi all’IVA del secondo semestre 2010, non derivano da alcuna sentenza e quindi, secondo me, non sono soldi certi, non sono soldi sicuri. Adesso vorrei portare alla attenzione di tutti delle considerazioni, delle domande ed anche una proposta. Rispetto ai circa 597.000 euro, relativi all’IVA del secondo semestre 2010, è stata commessa una forzatura non necessaria; era, invece, preferibile attendere il comportamento della regione Campania e poi regolarsi di conseguenza. La Provincia si è, fino ad oggi, esposta già molto per IrpiniAmbiente; io pongo una domanda: Quale è la necessità di aumentare il capitale sociale di altri duemilioni (2.000.000) di euro? Non bastava solamente un milione (1.000.000) di euro? La società è già abbastanza solida ed è proprietaria di macchinari ed attrezzature varie. Ricordo a me stesso la gravissima, la spaventosa crisi economica ed occupazionale che tutto il Paese, ma soprattuto il Mezzogiorno e l’Irpinia, stanno attraversando. Il secondo milione di euro lo si poteva destinare a finanziare altre iniziative come i Piani di Zona Sociale che stanno praticamente morendo. Ricordo che la regione Campania nel 2010 ha abolito il fondo di perequazione che, in qualche modo, compensava il minore finanziamento per le aree interne della Regione. Un milione (1.000.000) di euro lo si potrebbe destinare a questo fondo di perequazione. E’ questa la mia proposta: dei due milioni di euro destinati dalla maggioranza a ricapitalizzare IrpiniAmbiente un milione (1.000.000) di euro lo si può utilizzare per questo scopo ed un altro milione di euro lo si può destinare al fondo di perequazione per i Piani di Zona Sociale abolito dalla regione Campania. In questo modo si potrà dare una mano per superare questa profonda crisi del sistema welfare provinciale, si potrà dare una mano al sistema della cooperazione in Irpinia, si potrà dare una mano per aiutare i più deboli: poveri, anziani, minori e disabili. Rimane, ovviamente, negativo il mio giudizio sulla gestione di IrpiniAmbiente ma, in questo modo, si darebbe un segnale di attenzione a tutti gli Irpini che soffrono perché più sfortunati. Io pongo una seconda domanda: Qual è il destino dei consorzi? Quando chiuderanno? Quando completeranno la loro opera? Quando finirà questa fase transitoria di liquidazione?”

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