Iannaccone: “I consiglieri irpini chiedano dimissioni di Caldoro”

“Al di la dei tanti “l’avevo detto” e delle pompose affermazioni di Lucio Fierro che sostiene, giustamente, che nulla di quanto è emerso ieri a Montecitorio durante il question time sul tracciato dell’Alta Capacità Napoli-Bari già non si sapesse abbiamo avuto il merito di svegliare dal sonno i cosiddetti rappresentanti di maggioranza in Consiglio Regionale che si sono fatti scippare sotto al naso la stazione Hirpinia di Grottaminarda e che, oltre le veline date alla stampa, non hanno ancora prodotto uno straccio di atto ufficiale contro l’accanimento anti irpino di Caldoro. Perché , ad esempio, ancora nessuno ha chiesto le sue dimissioni?” E’ quanto dichiara Arturo Iannaccone Segretario Federale e Capogruppo alla Camera di NpS Noi Sud.
“Se da un lato si può ritenere responsabile Giuseppe De Mita di non aver difeso con efficacia il nostro territorio, tant’è che lo abbiamo invitato a valutare la sua permanenza all’interno di un Esecutivo che penalizza costantemente la nostra provincia, non si può dall’altro lato come hanno fatto il segretario della CGIL Petruzziello ed il Segretario della CNA Lucio Fierro , – continua Iannaccone-  non evidenziare che il primo ed assoluto responsabile dell’ennesimo scippo ai danni dell’Irpinia è il Presidente della Regione Caldoro che ha deliberatamente escluso Avellino dal tracciato dell’Alta Capacità. E basterebbe riprendere alcune dichiarazioni visibili di qulache giorno fa che esprimevano sostegno alla scelta di Caldoro per la ragione che una stazione dell’Alta Velocità si giustifica per la presenza di un forte polo di attrazione.
E’ evidente – conclude Iannaccone- che è vero il contrario: sono le infrastrutture che generano lo sviluppo e non lo sviluppo già realizzato che motiva la realizzazione di un’opera. Ma tant’è. Il Sud è arretrato anche per l’inadeguatezza della sua classe dirigente e di chi si occupa di beghe di pollaio invece di guardare ai grandi temi dello sviluppo e dell’occupazione. Vedremo chi ci metterà la faccia su questa battaglia di giustizia a favore di Avellino e della sua provincia”.

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