Fondi Pac: presentate nuove tecnologie per assistenza anziani

I fondi Pac per l’ambito di Atripalda ammontano complessivamente a € 1.390.442,00: euro 810.594,00 per gli anziani; euro 579.848,00 per l’infanzia. Il Ministero dell’Interno ha richiesto ad ogni ambito una progettazione per l’utilizzo delle risorse finanziare assegnate esclusivamente a beneficio di minori e anziani. Il Consorzio A5 di Atripalda ha prodotto nel mese di ottobre tutta la documentazione relativa alla progettazione e già alla fine di dicembre 2013 ha avuto la prima comunicazione dell’approvazione dei fondi.
Intanto dal Consorzio sono state avviate e completate le procedure per l’affidamento di tutti i servizi attraverso bandi pubblici a rilevanza nazionale e europea. In particolare nell’ambito della progettazione PAC per gli anziani è stato previsto un sostanziale potenziamento dell’assistenza domiciliare per anziani residenti nei 29 comuni dell’ambito A5, una implementazione del servizio di telesoccorso e telecontrollo con ulteriori interventi innovativi di supporto agli anziani e un consolidamento delle procedure relative alla PUA ( porta unica di accesso) in materia di integrazione sociosanitaria.
Oltre il 70% delle risorse Pac destinate all’area anziani infatti è stato concentrato sull’assistenza domiciliare mentre un’altra quota significativa è stata riservata ai servizi di Telesoccorso/telecontrollo, Domotica e Telegeolocalizzazione (Ambient Assisted Living).
Questi ultimi interventi più innovativi sul piano tecnologico sono stati presentati questa mattina nel corso di un incontro presso la sede del Consorzio A5 in via Belli ad Atripalda alla presenza del presidente del Cda, SALVATORE CARRATU’, del direttore del Consorzio A5, CARMINE DE BLASIO e del presidente de La Meridiana, ENZO GIANGREGORIO.
Nello specifico attraverso l’utilizzo delle risorse dei Pac si prevede un incremento di oltre 50 nuovi accessi al servizio di telesoccorso e telecontrollo che attualmente è utilizzato da oltre 200 anziani che vivono soli e generalmente lontani dai centri abitati. Inoltre si prevede in via sperimentale almeno n. 30 attivazioni del servizio di geoskeeper , cioè di telegeolocalizzazione che sarà rivolto in particolare agli ammalati di Alzheimer e/o cittadini con serie difficoltà di orientamento.
Circa 70 nuovi dispositivi di domotica, dal sensore gas – a quello dell’allagamento per abitazioni. Circa 60 nuovi supporti di GSM per consentire anche agli anziani che vivono in abitazioni sprovviste di rete telefonica fissa di essere raggiunti con il telesoccorso e telecontrollo. Infine oltre 1000 prestazioni di tele monitoraggio da attivare nei casi di emergenze particolari come si è già verificato in passato in occasione dell’emergenza neve o come abitualmente avviane a fronte delle ondate di calore.

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