Edilizia, la Fillea Cgil partecipa alla manifestazione di Napoli

Il sindacato degli edili della Cgil di Avellino si mobilita e scende in piazza dopodomani, 27 novembre 2014, per chiedere l’avvio di una politica di rilancio del settore delle costruzioni. Lo sciopero, decretato unitariamente da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil a livello nazionale, si articolerà a livello regionale. In Campania la manifestazione si terrà a Napoli, con concentramento in Piazza Mancini alle ore 9.00 e comizio in piazza Matteotti. Dalla Provincia di Avellino, Fillea, Filca e Fe…

Il sindacato degli edili della Cgil di Avellino si mobilita e scende in piazza dopodomani, 27 novembre 2014, per chiedere l’avvio di una politica di rilancio del settore delle costruzioni. Lo sciopero, decretato unitariamente da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil a livello nazionale, si articolerà a livello regionale. In Campania la manifestazione si terrà a Napoli, con concentramento in Piazza Mancini alle ore 9.00 e comizio in piazza Matteotti. Dalla Provincia di Avellino, Fillea, Filca e Feneal partiranno con 4 pullman già allestiti, alla volta del capoluogo partenopeo.
“In Campania abbiamo perso circa un 45 mila di posti di lavoro nel settore delle costruzioni – spiega il segretario della Fillea CGIL, Toni Di Capua – e purtroppo l’Irpinia ha contribuito in maniera marcata ad ingrossare le file dei disoccupati del settore, con 2 mila addetti in meno. Il monte ore lavorate subisce un decremento costante da oltre 5 anni in provincia di Avellino. Il settore delle costruzioni – aggiunge Di Capua – trascina con se i comparti dell’indotto e nell’ultimo lustro non è stata attuata nessuna politica di rilancio delle costruzioni, né da parte del Governo centrale, tantomeno da parte dell’ente regionale. Sono ferme al palo tutte le grandi opere, così come ha subito un forte decremento l’iniziativa privata. In questo contesto hanno fatto affari le organizzazioni criminali ed è cresciuto il ricorso al lavoro nero ed irregolare. I dati periodici del Cles di Avellino lo confermano. In Irpinia il settore delle costruzioni può riprendere la marcia se si punta su una nuova visone che guarda agli interventi eco compatibili, alla mitigazione del rischio idrogeologico, ad una nuova programmazione della spesa pubblica, unitamente allo sblocco dei cantieri che da troppo tempo attendono l’avvio, come la Lioni-Grottaminarda e quello per la realizzazione della stazione logistica in Valle Ufita e la linea dell’Alta Capacità nel territorio irpino. A questi interventi – spiega il segretario provinciale della Fillea CGIL di Avellino – si sommano quelli riguardanti la messa in sicurezza del patrimonio scolastico, ed il recupero dei centri urbani, oltre alla sostituzione dei prefabbricati post sisma con nuova edilizia pubblica residenziale. Anche in Irpinia – conclude Di Capua – giochiamo una partita difficile sul versante della legalità e della sicurezza sul lavoro. La nostra provincia è sempre più interessata da fenomeni di criminalità organizzata nella gestione dei pochi appalti, soprattutto in un momento in cui le organizzazioni malavitose dispongono di una liquidità che nessun altro può mettere a disposizione. Con la mobilitazione intendiamo dire No alla destrutturalizzazione del settore e salvare il tessuto delle piccole e piccolissime imprese locali che caratterizzano il comparto irpino delle costruzioni, avviando una politica di supporto e di investimento”.

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