“Economia della contraffazione dell’olio”, convegno a Flumeri

Si svolgerà domani, venerdì 13 dicembre, presso la sala consiliare del Comune di Flumeri, con inizio alle ore 10, l’annunciato convegno “Economia della contraffazione dell’olio”, organizzato dalla Coldiretti di Avellino con l’associazione Provinciale Produttori Olivicoli Irpini (Appoi). All’importante incontro è prevista la presenza in veste di relatori di esperti di livello nazionale, profondi conoscitori del settore e dell’argomento per essere da anni impegnati, con diversi ruoli e da diverse Organizzazioni, nella lotta alle contraffazioni dei prodotti agroalimentari, nella prevenzione e nella repressione dei fenomeni di truffa e di inganno che riguardano il made in Italy. Porteranno il loro contributo al convegno, il dott. Rolando Manfredini, capo area responsabile qualità della Confederazione Nazionale Coldiretti, che parlerà su “L’economia della contraffazione: i prodotti che diventano italiani”, il dott. Amedeo De Franceschi, vice comandante del Nucleo Agroalimentare e Forestale (NAF) del Corpo Forestale dello Stato, che tratterà l’argomento “La contraffazione dell’olio extravergine di oliva tra origine e qualità”, il dott. Giuseppe Carratù, tecnico di prevenzione dell’Asl di Avellino, che interverrà sul tema “Produzione, trasformazione e commercializzazione dell’olio irpino rispetto alle contraffazioni”. Il convegno sarà moderato dal dott. Domenico Roselli, dirigente di Coldiretti Avellino. Porteranno il saluto, in avvio dei lavori, il sindaco di Flumeri, dott. Angelo Lanza e la presidente della Banca di Credito Cooperativo di Flumeri, dott.ssa Maria Rosaria Di Paola. Non a caso il convegno si tiene a Flumeri, in uno dei paesi più importanti dell’areale della DOP Irpinia Colline dell’Ufita, patria della varietà Ravece, autoctona della zona. L’Italia è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante, ma è anche il principale importatore mondiale. Il fatturato del settore – precisa la Coldiretti – è stimato in 2 miliardi di euro con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. E’ quindi evidente – conclude la Coldiretti – la necessità di norme a tutela dei consumatori di un Paese come l’Italia in cui l’olio di oliva è praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani con un consumo nazionale stimato in circa 14 chili a testa. “In questo contesto – ci dice Domenico Roselli della Coldiretti di Avellino – sono positive le modifiche approvate dalla Commissione europea per facilitare la prevenzione di pratiche fraudolente nel settore sotto la spinta della legge Mongiello cosiddetta “salva olio Made in Italy” fortemente sostenuta dalla Coldiretti. La Commissione – sottolinea Roselli – ha giustamente recepito le decisioni del Consiglio oleicolo internazionale facilitando in tal modo le azioni volte alla prevenzione di pratiche fraudolente che danneggiano fortemente la produzione Made in Italy”. In particolare, tra le frodi più frequentemente accertate nel settore dell’olio di oliva extravergine rilevano le pratiche di deodorazione, operazione di rettifica dell’olio di oliva che consente di trasformare oli di oliva non commestibili e di scarsa qualità in oli di oliva senza difetti. Gli oli di oliva deodorati – che non potrebbero essere commercializzati come oli extravergini di oliva e che hanno un valore commerciale bassissimo – vengono spesso immessi sul mercato come oli di qualità ed etichettati come extravergini e, spesso, come oli italiani, con enorme danno per le imprese agricole e per i consumatori. Il convegno vuole essere un momento di confronto e di informazione per l’opinione pubblica affinché si possa correttamente conoscere e consumare in modo consapevole. Allo stesso modo, Coldiretti intende esprimere , ancora una volta, una stretta connessione con il territorio che beneficia, tra gli altri, di un’economia agricola fondata anche su questo prodotto.

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