Dentecane, in classe al buio e al freddo: scatta la protesta

DENTECANE – Da settembre, da quando è iniziato l’anno scolastico i duecento studenti iscritti al liceo classico ‘Dionisio Pascucci’ di Dentecane, la maggiore frazione di Pietradefusi, non hanno la corrente elettrica nelle aule. Non possono usare i computer del laboratorio, né la lavagna multimediale né tantomeno il centro di documentazione. Un disagio paradossale causato dall’impresa che si era aggiudicata l’appalto per la messa in sicurezza dello storico stabile che ospita la prestigiosa…

DENTECANE – Da settembre, da quando è iniziato l’anno scolastico i duecento studenti iscritti al liceo classico ‘Dionisio Pascucci’ di Dentecane, la maggiore frazione di Pietradefusi, non hanno la corrente elettrica nelle aule. Non possono usare i computer del laboratorio, né la lavagna multimediale né tantomeno il centro di documentazione. Un disagio paradossale causato dall’impresa che si era aggiudicata l’appalto per la messa in sicurezza dello storico stabile che ospita la prestigiosa scuola e ha abbandonato il cantiere senza ultimare i lavori per carenza di fondi. Il dirigente scolastico, Virgilio Iandiorio, le ha tentate tutte in queste settimane per sollecitare il presidente della Provincia, Cosimo Sibilia, e sbloccare quei soldi necessari a portare avanti i lavori sospesi. Stesso disagio anche per gli uffici della segreteria che vanno in tilt a causa del sovraccarico di corrente. I black out sono scontati e quotidiani. Ci sono pochissimi punti-luce dove allacciare le prese di alimentazione dei computer e delle varie apparecchiature, e se funziona tutto contemporaneamente il rischio di mandare in blocco il sistema è concreto e immediato. Capita così tutti i giorni. In aula i liceali indossano sciarpe e maglioni pesanti perché fa freddo e si sente specie in quelle aule non esposte al sole. Stamattina scatterà la protesta degli studenti sotto Palazzo Caracciolo. I giovanissimi alunni del prestigioso liceo Pascucci manifesteranno con le candele accese in mano per sollecitare almeno il presidente Sibilia a fare qualcosa per la loro scuola che oltretutto è rimasta senza palestra sempre a causa dei lavori rimasti fermi. E come se non bastasse non sono state installate neppure le scale esterne di emergenza e le rampe d’accesso per i disabili.

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