Coronavirus, un “ospedale da polso” per la Fase-2: è stato ideato ad Avellino

Un “ospedale da polso”, ideato per i malati di alzheimer, potrebbe essere utile nella Fase-2 dell’emergenza Coronavirus.

L’apparecchio, sviluppato da una software house di Avellino, è testato da 500 soggetti in Campania.

L’orologio, in realtà, è un sofisticato dispositivo biometrico in grado di rilevare dati utili a definire una cartella clinica aggiornata: battito cardiaco, temperatura corporea, saturazione, pressione, posizione geografica precisa. Tutti parametri contenuti in una normale cartella clinica.

Il tutto in tempo reale ed in collegamento con medici, ASL, Protezione civile grazie ad una semplice App.

Si chiama SmartLAB e si candida ad essere uno degli strumenti tecnologici che accompagneranno le nuove abitudini quotidiane degli Italiani.

“Lo utilizziamo dal 2016 – spiega l’ideatore Gianluca Rotondi – per essere al fianco delle RSA nell’acquisizione attiva dei parametri vitali dei pazienti malati di alzheimer, persone affette da demenza senile o da altre patologie per cui è fondamentale il controllo dello stato di salute, nonché della posizione all’interno di un’area geografica circoscritta, denominata safety zone. Questa applicazione ha funzionato molto bene negli anni e adesso si candida ad essere un aiuto importante per monitorare in tempo reale lo stato di salute degli italiani”.  

Il braccialetto funziona attraverso uno specifico dispositivo, lo SmartLAB watch, una versione evoluta e connessa di un braccialetto biometrico.

Indossato dal paziente, il dispositivo, grazie ad un sofisticato sistema di sensori a contatto con la pelle, è in grado di rilevare i dati utili a definire una cartella clinica aggiornata in tempo reale: battito cardiaco, temperatura corporea, saturazione, pressione, posizione geografica.

I dati elettromedicali ottenuti vengono trasferiti su un pannello di controllo, personalizzato a seconda della tipologia di utente finale: medici e operatori sanitari che hanno in carico il paziente, ma anche i pazienti stessi e i loro parenti.

Il controllo dei dati è possibile tramite piattaforma web o con App dedicata (IOS e Android). Entrambe le modalità permettono la ricezione di alert in tempo reale.

Questo sistema di monitoraggio potrebbe essere una sostanziale forma di aiuto a quanti sono impegnati nella programmazione e gestione della “Fase-2” dell’emergenza Covid.

Con il braccialetto, infatti, sarebbe possibile monitorare in tempo reale, su specifiche aree geografiche, eventuali dati anomali, individuali o riferiti a gruppi di persone, come ad esempio la comparsa di febbre o livelli anomali di saturazione dell’ossigeno nel sangue.

I dati rilevati dal braccialetto possono essere letti ed inseriti anche manualmente dal medico di riferimento che utilizzerà la propria dashboard per renderli disponibili come banca dati delle Asl e della Protezione civile.

SPOT