Coronavirus, Ariano Irpino: 673 positivi al test sierologico. Si sottoporranno al tampone

Il Coronavirus ha colpito Ariano Irpino più duramente di quanto si potesse immaginare.

Il dato finale è stato annunciato dall’Istituto Zooprofilattico di Portici chiamato ad effettuare gli esami nel territorio dell’Asl di Avellino.

Dei 13444 test sierologici effettuati sulla popolazione arianese, ben 673 persone sono risultate positive: significa che costoro hanno contratto il virus o sono ancora positivi al Covid-19.

Non sono stati esaminate tutti i residenti (oltre 17mila): mancano all’appello oltre quattromila soggetti tra i quali non è escluso che possano esserci altri positivi al test sierologico.

Andrebbero sottoposti ad esame pure quei cittadini arianesi, magari con una visita a domicilio.

Ci sarebbe poi da controllare i cittadini dei comuni limitrofi, dove pure sono stati numerosi i contagiati e ci sono stati anche decessi, ma si rischia di allargare il discorso e le responsabilità.

Le cose vanno fatte perbene, se si vogliono ottenere risultati seri e concreti.

C’è poco da compiacersi, da esultare ed esaltare (come qualche politico sta facendo).

Il dato è allarmante perchè risulta contagiato al Covid-19 il 5% della popolazione sottoposta a controllo nel comune del Tricolle.

Con questa percentuale, considerando gli 17.823 attualmente residenti, i positivi al test sarebbero circa 900.

Risposte veloci

I cittadini che sono risultati positivi al test dovranno essere ora sottoposti a tampone naso-faringeo come da protocollo.

Sarà importante ottenere i risultati in tempi assai brevi, per evitare che persone eventualmente contagiose possano continuare ad andare in giro e proparagare la malattia ad altri.

Ci sono state persone che hanno atteso diversi giorni, una commessa arianese ha saputo dopo 18 giorni di essere positiva al Covid-19…

Ariano Irpino è il comune che ha registrato il più alto numero di contagi e di decessi nella provincia di Avellino.

Fa bene il Presidente De Luca a invocare l’intervento della Procura della Repubblica per verificare chi ha favorito la diffusione del contagio e dei morti: potrebbero emergere responsabilità non soltanto su quei cittadini che il Governatore ha pubblicamente bacchettato.

Qualche magistrato potrebbe concentrare l’attenzione pure sulla gestione della sanità, sulle case di riposo, sull’ospedale Frangipane: chissà se è tutta colpa di chi “faceva festeggiamenti allegramente”.

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