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Salvatore Loffreda è il nuovo direttore della Federazione provinciale Coldiretti Avellino. Cinquantasette anni, di origini casertane (nasce a Piedimonte Matese), Loffreda è anche direttore della federazione di Salerno, con una lunga carriera in Coldiretti. Obiettivo nel neo direttore, è la crescita dell’organizzazione in termini di rappresentanza e di autorevolezza per lo sviluppo del settore agricolo provinciale. “Il territorio di Avellino ha grandi potenzialità – osserva Loffreda – un’agricolt… |
Salvatore Loffreda è il nuovo direttore della Federazione provinciale Coldiretti Avellino. Cinquantasette anni, di origini casertane (nasce a Piedimonte Matese), Loffreda è anche direttore della federazione di Salerno, con una lunga carriera in Coldiretti. Obiettivo nel neo direttore, è la crescita dell’organizzazione in termini di rappresentanza e di autorevolezza per lo sviluppo del settore agricolo provinciale. “Il territorio di Avellino ha grandi potenzialità – osserva Loffreda – un’agricoltura così strutturata, dinamica, capace di annoverare eccellenze di prim’ordine, dal vino all’olio alle castagne all’ortofrutta, merita la giusta attenzione politica e una gestione dei servizi attenta e moderna”.
“La nostra attività sindacale e di rappresentanza– continua il neo direttore – andrà nella direzione dello sviluppo della Filiera Agricola italiana e di un consolidamento dei rapporti con i consumatori, per creare un sistema forte in grado di coniugare le sfide del mercato con gli interessi degli imprenditori agricoli. L’imminente avvio della nuova Programmazione Europea, dovrà vedere la Coldiretti pronta a nuove sfide volte alla tutela e alla valorizzazione del “Made in Avellino” a partire dalla tutela e dalla promozione del territorio come fattore di competitività per le imprese agricole. Il settore agricolo – conclude Loffreda – rappresenta l’asse portante dell’economia provinciale: lo sviluppo dell’agroalimentare di qualità sarà costantemente al centro dell’attività della Coldiretti, la più grande organizzazione di rappresentanza degli interessi degli imprenditori agricoli, che attraverso un processo di profonda rigenerazione avvierà un dialogo aperto e proficuo con le istituzioni, gli altri partner economici e con i cittadini”.
