Clinica Malzoni, D’Agostino: patrimonio da tutelare

“La sospensiva concessa dal Tar scongiura nell’immediato il rischio della chiusura della Clinica Malzoni, eventualità che avrebbe avuto effetti devastanti sia sul piano dell’occupazione che dell’assistenza in settori di alta specializzazione medica – dichiara il deputato irpino di Scelta Civica Angelo Antonio D’Agostino -. Ma non si può attendere  passivamente il corso della giustizia amministrativa, i cui esiti di merito, peraltro previsti in tempi brevi, nessuno allo stato può prevedere. La st…

“La sospensiva concessa dal Tar scongiura nell’immediato il rischio della chiusura della Clinica Malzoni, eventualità che avrebbe avuto effetti devastanti sia sul piano dell’occupazione che dell’assistenza in settori di alta specializzazione medica – dichiara il deputato irpino di Scelta Civica Angelo Antonio D’Agostino -. Ma non si può attendere  passivamente il corso della giustizia amministrativa, i cui esiti di merito, peraltro previsti in tempi brevi, nessuno allo stato può prevedere. La strada più efficace è quella già intrapresa dal prefetto di Avellino, anche su sollecitazioni delle parti sociali, e che punta a ricercare le soluzioni possibili nelle pieghe della giungla di norme e regolamenti che disciplinano l’idoneità strutturale ed urbanistica dei luoghi adibiti ad attività medico-sanitarie. Naturalmente dentro il perimetro della legalità, non si può immaginare che una struttura come la Malzoni – con la sua storia, il suo patrimonio di professionalità e di alta specializzazione che ci invidiano in tutto il Paese e, non ultimo, con il suo consistente numero di dipendenti – possa essere estromessa dal circuito produttivo della nostra provincia od anche soltanto ridimensionata. Come in tutte le cose complesse, per quanto difficile possa essere la ricerca, un punto di equilibrio in questa vicenda deve pur esserci: impegniamoci tutti a trovarlo, partendo dalla considerazione che in casi specifici come quello della Malzoni la sostanza deve avere il giusto peso rispetto alla forma, laddove realisticamente non vengano compromesse le barriere della legalità” – conclude D’Agostino.

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