Cima, a Sant’Angelo dei Lombardi incontro per costituire consorzio

Domani a Sant’Angelo dei Lombardi ci sarà un tavolo di concertazione per cercare di costituire un Consorzio di Comuni in materia di protezione civile e monitoraggio ambientale. Ecco la nota di Luigi Rossi, consigliere comunale di Guardia dei Lombardi:
“E’ vero, non è più il tempo di ricorrere a battaglie campanilistiche e di perseguire interessi particolari, perché la situazione dell’Irpinia è gravosa e allora bisogna provare a risvegliare le coscienze e le sensibilità.
E’ necessario, quindi, l’apporto di tutti e provare a dare una svolta definitiva, combattere per dare dignità a noi stessi nella speranza di creare un futuro migliore per i nostri Comuni.
Iniziare con l’aprire, tutti insieme, e cercare di risolvere una prima grande vertenza per l’altirpinia, è fondamentale!
In Irpinia era nato nel 2008 questo centro di eccellenza, il CIMA (Centro per l’Innovazione nel Monitoraggio Ambientale) come sede distaccata del centro regionale di competenza nel settore dell’Analisi e del Monitoraggio del Rischio Ambientale (AMRA), ora chiuso.
Sono lieto che, adesso, anche altri amministratori abbiano avuto la mia stessa sensibilità cercando di impegnarsi per salvare questa eccellenza.
Il CIMA era e potrà tornare ad essere oltre un’eccellente attività di ricerca e anche un’attività di supporto ai professionisti del settore ed alle pubbliche amministrazioni attraverso corsi di alta formazione con strumentazione tecnologicamente avanzata, già peraltro acquistata.
C’è bisogno di dare un segnale di compattezza anche perché bisogna superare la visione superstiziosa legata al sisma che ci induce a pensare che terremoti come quelli dell’Irpinia, non potranno mai più ripetersi ma meditare invece sul fatto che è possibile che gli anni che ci separano dal prossimo sisma sono meno lontani di quanto si pensi e, quindi, bisogna dedicarsi principalmente alla prevenzione.
Concordo con ciò che dice il vice-sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi quando afferma che il territorio non si può preservare senza investire le risorse, che non si risparmia non investendo, ma scegliendo di farlo in maniera adeguata.
Spero, quindi, che domani ci sia davvero la voglia di incamminarsi in un processo di iniziativa concreta e fattiva con la costituzione di un Consorzio di Comuni che abbia come finalità un servizio di protezione civile e monitoraggio ambientale, raccogliendo l’eredità del CIMA.
In alternativa, tenuto conto che la strumentazione già è stata acquistata e, per poter riprendere l’attività servono, per il momento, soltanto risorse economiche per pagare le professionalità che dovrebbero lavorarci, si potrebbe tentare di accedere al Fed, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione. Quest’ultimo è uno strumento poco noto in Italia, ma che finora ha avuto una dotazione di circa 500 milioni.
Certo l’attivazione di questi strumenti non è semplicissima, richiede la capacità di star dietro a una macchina amministrativa burocratica, quella europea, in grado di girare a velocità vertiginosa.
Allora, domani, facendo con saggezza cose serie, facciamo nascere una nuova stagione per la nostra Irpinia”.

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