Avellino, Pronto Soccorso al collasso. Il Nursind: “Organico carente, si intervenga”

I troppi accessi, nonché la solita carenza di posti letto, hanno contribuito a portare il Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino quasi al collasso.

Il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, ha denunciato nuovamente lo stato drammatico in cui versa la struttura cittadina. Alle ore 20 di ieri, lunedì 19 agosto, c’erano 30 pazienti triagiati e in attesa di prima visita, persone in attesa da oltre 8 ore in codice verde e quelli in codice giallo da 5 ore fermi ad aspettare.

Da qui la nota del Segretario Provinciale del Nursind, Romina Iannuzzi e del Segretario Aziendale Rosapane Michele: “Le criticità sono molteplici – si legge in un lungo comunicato –, tra queste va evidenziata la grave carenza di organico a cui si aggiungono problemi strutturali e organizzativi dell’Azienda Ospedaliera che si ripercuotono negativamente sul Pronto Soccorso della Città Ospedaliera. Come era prevedibile la chiusura di alcuni posti letto in virtù del piano estivo, soprattutto nel Dipartimento Medico, senza prevedere alternative alla chiusura dei suddetti posti letto, non ha fatto altro che aggravare le criticità del Pronto Soccorso e di conseguenza sono stati tagliati servizi per gli utenti. Se pensiamo che le nuove linee di indirizzo Stato-Regioni firmate recentemente prevedono dei tempi massimi di permanenza dei pazienti in Pronto Soccorso fissati in un massimo di 8 ore, ad Avellino si è arrivati ad avere pazienti in codice verde che hanno atteso più di 8 ore prima di essere visitati dal medico di turno”.

Esente da colpe la nuova direzione generale: “Si è insediata da poco, ci auguriamo che intervenga con misure organizzative atte a prevenire situazioni come quelle verificatesi lunedì che si ripercuotono sulla sicurezza delle cure prestate agli utenti oltre a incrementare il conflitto tra pazienti e operatori sanitari. Inoltre ci auguriamo che venga attivato al piu’ presto la figura dell’infermiere di percorso, figura di cui questa Azienda ha bisogno affinché ci sia un monitoraggio rigoroso dei posti letto”.

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