Asl Avellino, parti sociali continuano il confronto con Florio

Dopo due anni dalla unificazione delle due ASL Irpine, finalmente è partita la riorganizzazione dell’azienda che verrà definita con l’atto aziendale le cui linee guida non sono ancora state diramate dalla Regione Campania. Da circa tre anni i fondi contrattuali per le indennità accessorie da liquidare ai dipendenti, hanno subito consistenti decurtazioni a seguito di numerosi decreti regionali a cui l’ASL di Avellino si è perfettamente adeguata. E’ indubbio che i tagli hanno creato malcontento tra i dipendenti che sono costretti, benché sotto organico, a rendere prestazioni lavorative di qualità e adeguate alle richieste di cura dei cittadini. Nella contrattazione degli ultimi mesi abbiamo cercato di impegnare e stabilizzare quanto più possibile i fondi del comparto, intercettando la richiesta dei lavoratori in merito al riconoscimento delle professionalità – ribadiscono le segreterie provinciali di CGIL FP e CISL FP – . Infatti, a seguito della proposta di riorganizzazione presentata dall’Azienda, sono stati approvati dalla maggioranza delle RSU e delle sigle sindacali più rappresentative, i regolamenti per i conferimenti di incarichi di posizioni organizzative e coordinamenti, restituendo la possibilità, a tutti i dipendenti, di concorrere per meriti e titoli, cosa che, fino ad oggi, non era mai avvenuta. Le critiche della FIALS risultano ridondanti e mirate unicamente a tutelare posizioni consolidate che non trovano, a seguito dell’unificazione dell’ASL, alcuna applicazione. La FIALS deve spiegare ai lavoratori dell’ASL perché finora, ossia fino a quando le posizioni organizzative erano state assegnate senza alcuna procedura concorsuale e le stesse risultavano con pesature diverse tra le due ASL, non si sono interessati di tutelare le professionalità di tutti i dipendenti. E’ evidente che il mancato intervento è dovuto alla necessità di difendere gli interessi di pochi e nello specifico di quelli assegnatari dell’incarico quasi lo stesso fosse dovuto e non soggetto a riassegnazione. Gli interessi particolari devono lasciare il posto al riconoscimento delle professionalità di tutti i dipendenti e, senza nulla togliere a quella maturata da coloro che oggi ricoprono incarichi ben precisi, riteniamo – affermano Buonavita per la CISL e Spatola per la CGIL – che anche gli altri lavoratori debbano poter dimostrare le proprie capacità ancorché incaricati di specifiche responsabilità finora non riconosciute. La meritocrazia e la premialità invocate dal Decreto Brunetta, restano valori imprescindibili per cui riteniamo che tutti lavoratori debbano potersi misurare in base al proprio curriculum e non temere dal confronto alcunché. Abbiamo trovato in questi mesi il confronto con l’Azienda produttivo e costruttivo diretto al recepimento di decreti regionali che sono intervenuti a gamba tesa bloccando i turn – over e tagliando i fondi delle aziende sanitarie. Resta ancora tanto su cui lavorare e, in attesa della nomina del Direttore generale, atto dovuto e necessario, auspichiamo di poter, per il futuro, continuare il confronto che abbiamo avuto sinora con il Commissario dell’ASL di Avellino – Ing. Florio- rispettoso dei reciproci ruoli e dei lavoratori – concludono Doriana Buonavita (CISL FP) e Donato Spatola (CGILFP).

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