Aria avvelenata in città: tornano le domeniche ecologiche

Altri veleni nell’aria ad Avellino ed in generale nell’hinterland cittadino. Rotta la tregua che andava avanti da un mesetto. In questi giorni, infatti, i livelli di inquinanti nell’aria – polveri sottili e ozono – rilevati dalle centraline dell’Arpac sono nuovamente allarmanti. Quota 32 giorni di sforamenti di Pm 10 (il limite annuale dei 35 giorni è vicinissimo) e ben 35 ore di superamento di ozono. Da un lato le particolari condizioni meteorologiche: temperature quasi estive nonostante l’autunno inoltrato, assenza sia di ventilazione che di precipitazioni, dall’altro i continui roghi di sterpaglie nelle campagne intorno alle città. Scaduti i termini dell’ordinanza di protezione civile sugli incendi che prevedeva sanzioni penali – e le denunce sono fioccate (una cinquantina in pochi mesi) – ora restano sole quelle amministrative e la pericolosa pratica per la salute di ripulire fondi agricoli e boschi dando fuoco ai residui vegetali è ripresa prepotentemente. Ad incidere sul peggioramento della qualità dell’aria anche l’aumento del traffico veicolare e degli ingorghi dopo la riapertura dell’anno scolastico. Situazione, dunque, di nuovo allarmante e lo dimostra anche la scelta operata dall’amministrazione comune. Ieri l’ordinanza del sindaco Foti che dispone altre tre domeniche ecologiche: la prossima e poi 5 e 12 novembre. Il copione si ripete: maxi isola pedonale nel centro città dalle 8 alle 20.

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