Anche la Gadit Avellino in difesa di Sarno e Solofrana

SOLOFRA – Il sostegno dei volontari dell’associazione Gadit avellinese alla marcia del 29 novembre a Solofra e alla fiaccolata “Illuminiamo le coscienze; Luci e speranze sul torrente Cavaiola”. L’obiettivo è stato quello di marciare uniti per difendere l’ambiente e la salute dei cittadini. Infatti, emergono dati allarmanti sullo stato di salute del fiume e dei suoi principali affluenti, Cavaiola e Solofrana. Inoltre, la presenza di tetracloroetilene è stata accertata non solo a Montoro, ma anche…

SOLOFRA – Il sostegno dei volontari dell’associazione Gadit avellinese alla marcia del 29 novembre a Solofra e alla fiaccolata “Illuminiamo le coscienze; Luci e speranze sul torrente Cavaiola”. L’obiettivo è stato quello di marciare uniti per difendere l’ambiente e la salute dei cittadini. Infatti, emergono dati allarmanti sullo stato di salute del fiume e dei suoi principali affluenti, Cavaiola e Solofrana. Inoltre, la presenza di tetracloroetilene è stata accertata non solo a Montoro, ma anche nel pozzo gestito dal Consorzio di Bonifica in località San Mauro a Nocera Inferiore, e si paventa il reale rischio di contaminazione per le sorgenti dell’acquedotto del Sarno, in quanto la falda di Solofra scorre in direzione di Montoro, Mercato San Severino, Castel San Giorgio e Sarno. La Gadit di Avellino ha partecipato con i suoi volontari alla marcia tenutasi domenica 29 novembre a Solofra, con l’unico intento di smuovere le coscienze verso le problematiche legate al territorio e alla sua sostenibilità, alla luce di tutti quei ingiustificati ed illegali soprusi, che minano quotidianamente la sopravvivenza di un ambiente consono alla vita stessa. In più il presidente provinciale di Avellino, Antonio Pepe, con i suoi volontari ha risposto anche all’invito della GADIT- Coordinamento Provinciale di Salerno, rappresentata dal presidente provinciale Concetta Galotto, partecipando alla fiaccolata del 3 Dicembre “Illuminiamo le coscienze: Luci e speranze sul torrente Cavaiola” che ha coinvolto i comuni di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte, Castel San Giorgio e Cava de Tirreni

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