Alto Calore Servizi incapace di riscuotere i crediti: chi sono i 16 indagati

Per anni, non sono stati reclamati i crediti vantati da un Ente che ora è sull’orlo del collasso.

L’Alto Calore Servizi si è affidato solo da pochi mesi a un istituto di recupero crediti esterna per tentare di rientrare delle somme che avrebbe potuto reclamare anche attraverso procedure dirette. Perchè se una cosa non difetta all’ACS è l’altissimo numero di dipendenti.

E allora perchè non sono stati richiesti i pagamenti arretrati?

Per quei crediti non richiesti e che hanno procurato un danno erariale di 12milioni di euro (LEGGI QUI), sono stati chiamati a fornire spiegazioni ben 16 indagati  che entro 45 giorni dovranno rispondere in merito alle procedure contabili contestate dalla Guardia di Finanza su delega della Procura regionale della corte dei conti della Campania.

Hanno ricevuto l’invito a dedurre:

– Eduardo De Gennaro, (importo contestato: 2,5 milioni di euro);

– Francesco Gallo (2,5 milioni di euro);

– Oreste Montano (700mila euro);

– Antonio Spiniello (700mila euro);

– Mario Vanni (700mila euro);

– Francesco D’Ercole (500mila euro);

– Eugenio Abate (500mila euro);

– Ilario Spiniello (500mila euro);

– Fernando Errico (500mila euro);

– Gennaro Santamaria (500mila euro);

– Attilio Santoro (500mila euro);

– Floriano Panza (500mila euro);

– Raffaello De Stefano (400mila euro);

– Maria Lucia Chiavelli (400mila euro);

– Pellegrino Vassallo (300mila euro);

– Maria Pastore (156mila euro);

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