Agenti in borghese per sanzionare chi usa il telefonino durante la guida

Telefonate al volante, chat, messaggi, video: tante distrazioni che possono causare gravi incidenti alla guida.

Ad Avellino, specialmente nel capoluogo, e sulle arterie della provincia, si vedono continuanente persone che fanno uso del cellulare mentre guidano. Non solo automobilisti, anche camionisti e molto spesso anche autisti di mezzi pubblici.

Le forze dell’ordine, obiettiamente, non riescono ad arginare il fenomeno con i tradizionali mezzi anche perchè, acorgendosi della presenza di un vigile o di una pattuglia, nella maggior parte dei casi l’automobilista nasconde il telefono.

Non sempre, perchè ci sono pure quelli che se ne fregano dei vigili e continuano a parlare al cellulare.

In diverse città italiane si stanno sperimentando le azioni delle pattuglie in borghese per contrastare un fenomeno che è tra le cause più frequenti di incidenti dovuti proprio all’utilizzo del telefono al volante.

Durante i rilievi di molti sinistri, le forze dell’ordine trovano spesso lo smartphone o l’Iphone del conducente sul pavimento dell’auto.

Agenti vestiti con abiti civili, in motocicletta, muniti di paletta affiancano le auto con i conducenti al telefono, li fermano e, dopo essersi qualificati, li multano. Pare che pure ad Avellino si stia organizzando questo tipo di servizio.

La sanzione prevista per chi trasgredisce questo divieto è quella del pagamento di una somma compresa tra i 160 e i 646 euro e la decurtazione di cinque punti dalla patente. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.

È invece consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare che non richiedono, per il loro funzionamento, l’uso delle mani.

 

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