Vincenzo Schiavone è stato arrestato ed è finito ai domiciliari per i reati di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e abuso d’ufficio.
L’imprenditore casertano viene definito il re della sanità, per i suoi molteplici interessi nel settore, nonchè titolare di diverse cliniche tra cui il ‘Pineta Grande Hospital’ di Castel Volturno (Caserta), con interessi anche nelle cliniche Santa Rita di Atripalda e Villa Esther di Avellino.
Sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta a notificare l’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a Schiavone, accusato anche di aver tentato di avvicinare il magistrato che stava indagando su di lui dopo essere venuto a conoscenza dell’indagine a suo carico.
I militari hanno anche eseguito altre misure nei confronti di due indagati, in particolare il divieto di dimora in Campania emesso a carico di Domenico Romano, tecnico della clinica, e una sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici, della durata di un anno nei confronti di Giuseppe Schiavone, funzionario della Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Caserta.
In tutto gli indagati sono 39 persone. Tra loro, un funzionario della Regione Campania, l’ex direttore generale dell’Asl di Caserta, Mario De Biasio, nonché l’ex sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo con tutti i suoi ex assessori e consiglieri comunali, e il presidente di Aiop Campania (Associazione Italiana Ospedalità Privata) Sergio Crispino.
Vincenzo Schiavone è stato arrestato ed è finito ai domiciliari per i reati
di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e abuso d’ufficio.
L’imprenditore casertano viene definito il re della sanità, per i suoi
molteplici interessi nel settore, nonchè titolare di diverse cliniche tra cui
il ‘Pineta Grande Hospital’ di Castel Volturno (Caserta), con interessi anche
nelle cliniche Santa Rita di Atripalda e Villa Esther di Avellino.
Sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta a notificare
l’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a
Schiavone, accusato anche di aver tentato di avvicinare il magistrato che stava
indagando su di lui dopo essere venuto a conoscenza dell’indagine a suo carico.
I militari hanno anche eseguito altre misure nei confronti di due indagati,
in particolare il divieto di dimora in Campania emesso a carico di Domenico
Romano, tecnico della clinica, e una sospensione dall’esercizio dei pubblici
uffici, della durata di un anno nei confronti di Giuseppe Schiavone,
funzionario della Sovrintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di
Caserta.
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